Enel è in vendita.
L’operazione è stata confermata dalle intenzioni del governo, che nel Documento di programmazione economica e finanziaria, il cosiddetto Dpef, ha scritto che intende cedere il 37,58% del colosso energetico.
L’operazione, secondo il Dpef, sarà realizzata “quando le condizioni di mercato saranno favorevoli”.
Il disegno di legge per il riordino del comparto energetico, in discussione in questi giorni, prevede anche che Enel non venda ulteriore capacità produttiva, che la proprietà e la gestione della rete elettrica vengano affidate a una nuova società.
Niente cessione di centrali elettriche, dunque.
La privatizzazione dell’Enel è solo una delle dismissioni previste dal governo, che con i €20 miliardi dovrà cercare di ridurre il rapporto debito/pil.
Il titolo sta giovando delle decisioni del Governo e cresce di quadi due punti percentuali, in netta controtendenza con il mercato, mentre gli altri titoli del settore viaggiano intorno alle quote della vigilia, fatta eccezione per saipem, che perde terrenon nel’ambito dell’operazione Bouygues
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