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ENEL EMETTE BOND IN YEN: A CHI CONVIENE?

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Enel ha emesso un bond da 3 miliardi di yen (circa €27 milioni) per una durata di 7 anni e con una cedola dell’1,1%.

L’emissione obbligazionaria è privata, è organizzata da Nomura International e fa parte di un più ampio programma di emissioni a medio termine per complessivi €7,5 miliardi.

“Non è un investimento interessante per gli investitori italiani – spiega a Wall Street Italia la responsabile degli investimenti obbligazionari di una banca italiana. Il motivo che può spingere un europeo a investire in yen è la scommessa sulla valuta: è questo a rappresentare il guadagno in conto capitale; ma in questo momento lo yen è troppo alto, tanto da essere venduto contro dollari ed euro dalle stesse autorità monetarie giapponesi. Cadono quindi i presupposti perché un europeo possa trovare allettante questa forma di investimenti”.

Per i giapponesi invece il discorso è diverso, in quanto se vogliono investire in obbligazioni hanno due possibilità: o i JBG, che sono i titoli di Stato locali, oppure le emissioni di società americane o europee che offrono rendimenti maggiori, insieme al rischio.

Un rendimento come quello di Enel all’1,1% a 7 anni è superiore al rendimento dello 0,9% assicurato per lo stesso periodo da un titolo JBG.

Il collocamento, per un importo considerato piccolo, è privato. “Ciò significa – dice ancora l’operatrice – che: o c’è stata una richiesta specifica da parte di un acquirente che intende mettere Enel in portafoglio; oppure che è stata Enel stessa a chiedere a Nomura di trovare un compratore, nell’ambito di un’operazione di diversificazione geografica e valutaria della sua offerta”.