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Emissioni eurobond? “Mai dire mai”, la Bce non si sbilancia

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro ieri sono continuate le tensioni sui listini azionari e sui mercati obbligazionari. Gli spread sui paesi periferici hanno chiuso la sessione registrando nuovi massimi. Lo spread Italia-Germania ha chiuso sotto i 200 pb dopo aver raggiunto il massimo di 212 pb. Sempre in Italia lo spread sui titoli 2-10 anni è passato a 168 pb da 178 del giorno prima. Le tensioni hanno interessato non solo i paesi periferici ma anche quelli core.

Il Cds a cinque anni tedesco si è infatti portato sopra i 54pb, ai massimi da maggio. In mattinata però le tensioni sembrano diminuite, i mercati hanno infatti aperto con borse in positivo e spread e cds sui periferici in calo. Una prova importante sarà l’asta di oggi sul cinque anni tedesco fino a 5 Mld€ soprattutto dopo la precedente deludente asta sul nuovo decennale tedesco.

Da seguire anche l’asta portoghese sui bills per 0,5 Mld€ soprattutto dopo che S&P ieri ha messo in creditwatch negativo il suo rating. La decisione dovrebbe giungere nei prossimi tre mesi. Il primo ministro portoghese, Socrates, ha negato l’esistenza di pressioni affinché il Portogallo chieda finanziamenti all’Ue e Fmi, aggiungendo che il paese non ha bisogno di aiuti.

Trichet ieri in un discorso all’Europarlamento ha dichiarato che la stabilità finanziaria dell’area Euro non è a rischio e che i mercati stanno sottovalutando la determinazione dei governi nello stabilizzare i propri bilanci pubblici. Trichet ha inoltre aggiunto di aver apprezzato quanto emerso dall’Ecofin relativo al nuovo meccanismo anticrisi, in particolare il riferimento alla valutazione effettuata caso per caso.

In merito al piano di acquisti di bond ha dichiarato che al momento prosegue e per il futuro si vedrà. Inoltre sull’ipotesi di emissioni di eurobond, Trichet ha risposto dichiarando “mai dire mai”.

Sul fronte macro segnaliamo il dato preliminare dei prezzi al consumo di novembre che per l’intera area è rimasto fermo all’1,9% a/a, mentre il tasso di disoccupazione di ottobre si è portato al 10,1% da 10%. Migliore la situazione del mercato del lavoro tedesco, dove il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 7,5%. L’attenzione degli operatori resta ora focalizzata sulla riunione della Bce di domani.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sul comparto decennale, a fronte di borse in calo, penalizzate principalmente dagli ultimi minuti di contrattazione quando è arrivata la notizia del possibile taglio del rating portoghese da parte di S&P. Google è stata particolarmente penalizzata (-4,5%) dopo la notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte dell’antitrust europea. Sul fronte macro si è registrato a novembre un sensibile rialzo della fiducia dei consumatori, ai massimi da metà 2010.

Valute: dollaro in deprezzamento questa mattina verso euro in vista della riunione della Bce di domani da cui sono attese indicazioni su possibili manovre volte a fronteggiare il forte allargamento degli spread degli ultimi giorni. Sarà importante verificare oggi l’esito delle emissioni in area Euro. Nel breve la prima resistenza si colloca a 1,3080, il cui superamento ridurrebbe le possibilità di raggiungere il target in area 1,28.

L’inasprirsi delle tensioni in Europa ha dato luogo ieri e stanotte ad un apprezzamento dello yen sia vs euro sia vs dollaro, con acquisti di yen in ottica di flight-to-quality come avveniva in passato. Verso euro la rottura del supporto collocato in area 109,60-110 ha dato luogo ad un’accelerazione ribassista che ha portato il cross in prossimità del supporto successivo collocato in area 108,40 questa notte.

Stamani però l’euro è in recupero ed il cross è tornato in prossimità del vecchio supporto. Verso dollaro la resistenza oggi si colloca a 84,40, il supporto a 82,90. Poco mosso lo yuan cinese vs dollaro nonostante i Pmi manifatturieri di novembre abbiano evidenziato un’accelerazione della fase espansiva del settore.

Materie Prime: in evidenza i preziosi con il rialzo dell’argento (+3,8%) che ha avuto la performance migliore del Gsci. Bene anche l’oro (+1,4%). Giornata positiva anche per i metalli industriali con il nichel (+2,8%) migliore del comparto, positivo anche il rame (+1,8%). Un report del Lme ha evidenziato come una singola società detenga tra il 50 e l’80% dell’ammontare totale delle scorte di rame.

Percentuali molto elevate detenute da un singolo soggetto si registrano anche per nichel e alluminio. Tale posizionamento potrebbe ricollegarsi all’attesa di imminente lancio di Etf garantiti dal sottostante fisico nel comparto dei metalli industriali ad inizio 2011. Tra gli agricoli il migliore è stato il cotone (+3%), il peggiore lo zucchero (-2,8%). Prese di profitto invece sul greggio Wti (-1,9%) su timori collegati alla crisi europea.

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