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Emirati: pronto oleodotto che consentira’ di bypassare l’Iran

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New York – Il numero impressionante di navi ancorate a Fujairah, dimostra che il porto degli Emirati Arabi Uniti e’ diventata una delle stazioni di rifornimento marittime piu’ popolari del mondo. Presto diventera’ anche una nuova tratta vitale per trasportare il petrolio arabo verso gli altri mercati del mondo, senza dover passare dall’Iran.

Gli Emirati Arabi Uniti si apprestano ad annunciare la fine dei lavori per la costruzione di un oleodotto che passera’ dalla zona montagnosa appartenente agli sceicchi che permettera’ di inviare gran parte delle esportazioni di oro nero all’Occidente evitando attraversare lo Stretto di Hormuz.

Dalla striscia d’acqua artificiale alla bocca del Golfo passa un quinto delle riforniture petrolifere mondiali.

In piu’ occasioni Teheran ha minacciato di chiudere lo stretto per rispondere alle sanzioni imposte dalle forze occidentali per arginare le ambizioni nucleari iraniane.

L’Iran ha sin qui potuto sfruttare l’importanza nevralgica, dal punto di vista commerciale strategico, del passaggio, sorvegliato da navi da guerra di pattugliamento sia iraniane sia americane,

Tra i paesi del Golfo e’ cosi’ montata la paura che il braccio di ferro tra la Reppubblica Islamica e l’Occidente possa bloccare la tratta dove passano le loro risorse piu’ preziose.

Solo Oman e EAU, tuttavia, hanno linee costiere di terra lungo la parte dello stretto che da’ nell’Oceano Indiano. Tale composizione geografica offre loro la possibilita’ di passare attorno allo Stretto di Hormuz.

Anche l’Arabia Saudita puo’ in realta’ bypassare la striscia d’acqua di Hormuz, facendo partire dai porti del Mar Rosso le petroliere cariche dell’oro nero prodotto nei campi del Golfo. Per farlo dovrebbe pero’ aumentare in maniera considerevole la capacita’ dei suoi porti e oleodotti.

Con il nuovo oleodotto degli Emirati Arabi Uniti, il greggio viaggera’ 380 km dal deserto di Abu Dhabi attraverso le montagne di Hajar fino ai porti dell’Oceano Indiano.