Palermo – La rabbia dei residenti a Palermo è ormai incontenibile, al 14esimo giorno di emergenza rifiuti sulle strade di molti quartieri del capoluogo siciliano. Dopo San Rosario anche a corso Calatafimi gli abitanti hanno scaraventato i cassonetti a terra e sparpagliato le immondizie per strada, nella notte. Per calmare gli animi della gente esasperata sono intervenute le forze dell’ordine.
Dopo la fine degli scioperi dei dipendenti Amia, la ditta che ha l’appalto per la nettezza urbana di Palermo, il comune assicura di aver rafforzato la presenza sulle strade di mezzi ed operatori ecologici, per recuperare la spazzatura accatastata e accumulata durante i giorni della protesta.
Eppure in molti quartieri l’emergenza è rimasta e sembra aggravarsi, in via Cuba, via Rosario Salvo e via Li Muli, le vetture sono rimaste bloccate per le barricate di immondizia. Dal mercato storico di Ballarò a Partanna Mondello si sono create vere e proprie discariche a cielo aperto, per i cumuli mai rimossi di sacchetti della spazzatura accatastati ovunque, anche vicino agli edifici pubblici e all’università.
Tra le montagne di immondizia attorno a quello di via Spedalieri, nella zona del mercato, la gente parlando con i giornalisti, chiede aiuto perché ormai con il caldo e la puzza “è impossibile respirare”. Anche se le pale meccaniche dell’Amia intervengono e vuotano i cassonetti, non viene rimossa la spazzatura che c’è in strada, quella che si è accumulata attorno ai bidoni, denunciano i residenti.
L’Amia intanto diffonde comunicati per rassicurare gli abitanti: “sono state rimosse 1.215 tonnellate di rifiuti. “Oggi i mezzi saranno in azione nelle vie Ammiraglio Rizzo, Don Orione e zone limitrofe del quartiere Monte Pellegrino”
In serata, fa sapere la ditta, “i mezzi saranno di nuovo in azione per rimuovere i rifiuti da tutti punti di raccolta dove finora erano stati vuotati i cassonetti senza prelevare l’immondizia accatastata intorno”.
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