E’ prassi che ci si congratuli con il vincitore.
Nel caso delle elezioni presidenziali americane, le congratulazioni dei premier europei sono arrivate troppo presto.
Il primo a augurare un buon mandato al ‘quasi’ eletto George W. Bush e’ stato il candidato democratico Al Gore, che si e’ poi affrettato a ritrattare dopo aver appreso che i risultati dello stato della Florida dovevano essere rivisti, ma anche vari capi di stato europei si sono trovati al centro di una gaffe internazionale.
Secondo il Wall Street Journal, il presidente francese Jacques Chirac ha chiesto all’ambasciata di Washington di consegnare a Bush un messaggio in cui esprimeva la sua felicita’ alla prospettiva di un dialogo con il neo eletto, ma le congratulazioni sono state fermate dall’ambasciata.
Johannes Rau, presidente della repubblica federale tedesca, ha formulato un messaggio simile a quello francese, per poi chiedere ai quotidiani di non pubblicarlo; mentre il capo del nuovo partito del Socialismo democratico ha pubblicamente attribuito la vittoria di Bush all’enorme spesa della sua campagna politica.
Il presidente della Commissione Europea Romano Prodi non solo si e’ congratulato con Bush, ma ha dichiarato alla stampa la sua fiducia nel progresso della politica commerciale del nuovo presidente.
Il ministro degli esteri belga Louis Michel ha persino commentato di aver preferito Al Gore.
Tra i politici piu’ prudenti:
– il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, che ha cancellato la conferenza stampa prevista per mercoledi’ mattina e ha dichiarato di aspettare la conferma di Washington prima di emettere un comunicato;
– il ministro degli esteri britannico Robin Cook che ha annunciato “mi congratulo con George Bush, se la sua vittoria e’ confermata”;
– e il ministro degli esteri russo Yevgeny Primakov che, dopo aver passato il pomeriggio a pensare al da farsi, ha deciso di lasciare perdere.
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