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ELEZIONI USA: INCALZA IL CONTENZIOSO LEGALE

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Il contenzioso legale che circonda le elezioni presidenziali americane si fa sempre piu’ incalzante, nonostante la richiesta di entambi i candidati alla Casa Bianca di abbandonare la retorica e di cercare un modo per unificare il Paese.

Ecco un riassunto dei fatti principali tra martedi’ sera e mercoledi’ pomeriggio (21 e 22 novembre):

– La Corte Suprema della Florida decide martedi’ sera che la conta manuale delle schede in tre conteee deve continuare fino alle 17 di domenica e che i risultati devono essere accettati dal Segretario di Stato della Florida Katherine Harris.

– Mercoledi’ mattina, il candidato repubblicano alla vice presidenza, Dick Cheney, e’ ricoverato d’urgenza all’ ospedale George Washington dopo aver accusato dolori cardiaci. I medici ospedalieri confermano che gli esami preliminari non rivelano nessuna anomalia.

– il candidato alla Casa Bianca George W. Bush afferma in un’intervista a meta’ giornata (mercoledi’) di essere ”deluso” dalla decisione della Corte Suprema della Florida, sostenendo che in questo caso il potere giuridico avrebbe ”usurpato” il potere legislativo cercando di ”riscrivere le leggi” dello stato della Florida.

Secondo alcuni osservatori, Bush potrebbe considerare la possibilita’ di appello alla Corte suprema federale per garantire la sua posizione leader in Florida.

– mercoledi’ pomeriggio la commissione di scrutinio della contea di Miame-Dade (una delle tre interessate dalla decisione della Corte Suprema della Florida) decide di interrompere lo spoglio dei voti. La decisione e’ uno schiaffo al candidato democratico Al Gore, perche’ questa contea ha una forte maggioranza democratica che potrebbe non aver voce attraverso il voto.

– poche ore dopo, Bush decide di appellarsi alla Corte Suprema degli Stati Uniti contro la decisione della Corte Suprema dello Stato della Florida.

– Nel frattempo nella contea di Palm Beach un giudice deve ancora decidere se accettare la validita’ delle schede non completamente perforate, cioe’ quelle schede che mostrano l’intenzione dell’elettore di votare per un candidato, ma in cui il talloncino non sia staccato. Una regola del 1990 stabilisce infatti che almeno un angolo del talloncino deve essere separato dalla scheda perche’ il voto sia valido.

Bush ha ottenuto 930 voti piu’ di Gore, ma la conta manuale ha attribuito finora ulteriori 266 voti al candidato democratico e le schede mal perforate delle tre contee a maggioranza democratica, se accettate nella votazione, potrebbero far rovesciare i risultati.

Certamente ogni decisione del giudice di Palm Beach e’ destinata quindi all’appello davanti alla Corte suprema della Florida.

– Poiche’ il sistema legislativo della Florida e’ controllato dai repubblicani, non si esclude nemmeno l’intervento della legislatura nella selezione dei 25 elettori di stato, che potrebbero bloccare una vittoria di Gore, e nella modifica della legge elettorale della Florida.

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA