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ELEZIONI USA: BUSH HA VINTO PER 537 VOTI

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Il candidato repubblicano e’ stato proclamato vincitore dal segretario di Stato della Florida, Katherine Harris, che ha certificato un distacco di 537 voti a favore di George W. Bush su Al Gore. Il risultato finale, in Florida, e’: 2.912.790 voti per Bush e 2.912.253 per Gore.

Con questi 25 voti elettorali, teoricamente Bush dovrebbe andare alla Casa Bianca. A questo punto ha collezionato il minimo di 271 voti elettorali per vincere la Presidenza, uno in piu’ di quelli necessari per la nomina da parte dei collegi elettorali quando si riuniranno il 18 dicembre.

Ma Al Gore non molla, punta sui ricorsi legali e le denunce, contesta l’elezione, 19 giorni dopo il voto. E soprattutto, non ha pubblicamente accettato la sconfitta, come di solito accade.

Nonostante cio’ Bush ieri notte si e’ pubblicamente proclamato vincitore. E ha nominato a capo della ”squadra di transizione” verso la Casa Bianca il vicepresidente eletto Dick Cheney (che tre giorni fa ha avuto un attacco di cuore).

Alle 9:30 ora di New York (le 3:30 di lunedi’ in Italia) George Bush ha parlato dalla sua residenza di governatore del Texas, usando toni conciliatori con Al Gore. ”Gli consiglierei, rispettosamente – ha detto – di riconsiderare il suo progetto consistente nel presentare ulteriori ricorsi legali”.

”L’elezione ha avuto un esito, io e Cheney abbiamo vinto, ed e’ venuto il momento di lasciarci questo straordinario momento alle spalle” ha concluso il repubblicano.

Le elezioni presidenziali piu’ controverse della storia americana sono tutt’altro che finite qui, pero’. Al Gore parlera’ lunedi’ in giornata agli americani e rendera’ nota la sua posizione. Non e’ chiaro se accettera’ la proposta del vincitore (di rinunciare ai ricorsi) o se confermera’ la linea dura della battaglia legale.

Lo scenario potrebbe dunque ingarbugliarsi, e anche se non e’ mai accaduto in passato che il Presidente degli Stati Uniti sia stato scelto da un tribunale, forse nelle elezioni del 2000 potrebbe accadere proprio cosi’.

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA