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ELEZIONI USA: ACCORDO IN VISTA TRA BUSH E GORE

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Il candidato democratico Al Gore sarebbe disposto a rinunciare a qualsiasi azione legale in Florida se il suo avversario, il repubblicano George W. Bush, accettera’ che tutti i voti nell’intero stato siano ricontati manualmente.

I responsabili della campagna elettorale di Gore, secondo quanto riportato dal Los Angeles Times di oggi, avrebbero fatto sapere ai repubblicani che non si uniranno alle cause civili promosse da alcuni cittadini della contea di Palm Beach per ottenere nuove elezioni se non ci saranno obiezioni a procedere con il conteggio manuale di tutte le schede.

La proposta non sembra pero’ destinata ad avere successo poiche’ la commissione elettorale di Palm Beach ha deciso questa mattina di sospendere il conteggio manuale, stante la decisione del segretario di Stato della Florida, Katherine Harris, di certificare i voti di tutte le contee entro oggi pomeriggio alle 17 (ora di New York).

Tra le fila repubblicane tuttavia molti sostenitori e consiglieri di Bush hanno ritenuto la proposta “una strada percorribile” e comunque una porta aperta per evitare un’estenuante confronto giudiziario.

A questo punto infatti solo l’autorita’ giudiziaria della Florida ha il potere di bloccare la certificazione delle schede da parte del segretario di Stato e costringere quindi gli organi elettorali a riprendere il conteggio manuale. Una decisione del giudice e’ attesa per questo pomeriggio dopo le 14 (ora di New York).

Se il giudice dovesse invece respingere l’istanza, il risultato in Florida sarebbe ‘blindato’ dalla cerificazione dei voti oggi pomeriggio alle 17, in base al secondo conteggio meccanizzato.

Si dovra’ poi attendere sino a sabato, termine ultimo per la ricezione delle schede dei cittadini che hanno votato all’estero, e quindi il vincitore potra’ essere proclamato. In palio ci sono la contea di Palm Beach, lo Stato della Florida e la Casa Bianca.

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
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