
New York – L’Olanda, uno dei quattro paesi dell’Eurozona con rating AAA (almeno secondo le tre grandi agenzie americane: S&P, Moody’s, Fitch), riceve il downgrade da parte della più piccola Egan Jones. Il merito di credito infatti, insieme a quello dell’Austria, altra economia “core” dell’Area unica, è stato rivisto ad “A”, con outlook negativo.
Dalla nota degli analisti di Egan Jones.
“L’Olanda è una delle principali economie dell’Unione europea. Tuttavia ha preso nelle sue spalle il peso di altri paesi Ue e delle loro banche, attraverso i fondi di salvataggio Efsf e indirettamente attraverso la Banca centrale europea. Il rapporto debito/Pil del paese era del 75% nel 2011 (atteso 82% nel 2012) con un deficit sul 4,7%, sottostimato relativamente all’esposizione verso altri paesi della periferia europea. Positivo il fatto che la disoccupazione è appena al 5,8%, ma potrebbe crescere nei prossimi mesi come conseguenza delle varie misure di austerità introdotte in Europa. Altre note positive il fatto che il paese a fine 2011 contava un surplus della bilancia commerciale pari a €48 miliardi, e un surplus del conto della partite correnti di €67 miliardi. Inflazione intorno al 2,5%, in rialzo rispetto allo 0% nel 2009, e dovrebbe continuare a crescere a causa del processo di monetizzazione”.
“Proprio come la Germania e l’Olanda, l’Austria è uno dei paesi più solidi dell’Unione europea. Tuttavia, come queste, ha preso nelle sue spalle il peso di altri paesi Ue e delle loro banche, attraverso i fondi di salvataggio Efsf e indirettamente attraverso la Banca centrale europea. Il rapporto debito/Pil del paese era del 79,4% nel 2011 (atteso 85% nel 2012) con un deficit sul 3,0%, sottostimato relativamente all’esposizione verso altri paesi della periferia europea. Disoccupazione intorno all’8%, ma potrebbe crescere nei prossimi mesi come conseguenza delle varie misure di austerità introdotte in Europa. Nota positiva il fatto che il paese a fine 2011 contava un surplus della bilancia commerciale pari a €9,4 miliardi, e un surplus del conto della partite correnti di €10,6 miliardi. Inflazione intorno al 2,1%, in rialzo rispetto allo 0% nel 2009, e dovrebbe continuare a crescere a causa del processo di monetizzazione”.