Mercati

Effetto Obama, Borsa Milano riduce le perdite sul finale

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Milano – Borsa Milano e azionario europeo perdono terreno, ma meno di quanto avevano fatto temere i minimi intraday. Si interrompe cosi’ la serie di quattro sessioni consecutive di rialzi. L’indice Ftse Mib chiude in calo dello 0,61% dopo aver perso durante la seduta fino a -2%. Il tentativo di arginare le perdite riesce dopo le parole del presidente americano Barack Obama che, in un suo discorso, ha affermato che l’Europa può farcela e che il Vecchio Continente ha il sostegno degli Stati Uniti.

Market mover della sessione odierna, l’acuirsi delle preoccupazioni sul futuro dell’Eurozona, dopo che Fitch ha tagliato il rating sul debito sovrano della Spagna di tre gradini a BBB, appena al di sopra del livello “junk”, spazzatura. Ha pesato anche l’atteso alert dell’Fmi sul paese; secondo fonti circolate già nella giornata di ieri, il Fondo Monetario Internazionale ritiene che ci vorranno almeno 40 miliardi di euro per salvare il sistema bancario iberico. Intanto, Madrid ha smentito le indiscrezioni su una conference call dell’Eurogruppo, nella giornata di sabato, che sarebbe seguita da una sua richiesta di aiuti per le sue banche. Ma i mercati continuano a considerare sempre più concreto, in ogni caso, l’arrivo di un D-Day per gli istituti iberici. Il listino di Madrid si distingue nel frattempo in positivo dalle altre piazze finanziarie. Londra lascia sul campo lo 0,19%, Francoforte lo 0,25%, Parigi lo 0,59%, l’indice di riferimento del continente Eurostoxx 50 guadagna invece lo +0,07%.

Altri fattori che condizionano i mercati: le imminenti elezioni in Grecia, previste per il 17 giugno, e la delusione seguita alle parole di Ben Bernanke, che finora non hanno segnalato alcuna intenzione di procedere a un QE3 o a una nuova manovra di quantitative easing.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Titoli bancari male, in particolare MPS, Banco Popolare, BPM, Intesa SanPaolo, Unicredit e Ubi Banca. Sell anche sui titoli della galassia Fiat. Giù con decisione Finmeccanica e Mediobanca. Bene invece Enel e Enel Green Power. In rialzo pure Telecom Italia.

BTP – Spread Italia-Germania +1,75% a 439,20 punti base. Nel finale, si allenta la tensione sui titoli di stato periferici. Rendimenti BTP Italia +0,84% al 5,75%. Tasso spagnolo a 10 anni +2,09% al 6,21%. Investitori tornano comunque a posizionarsi sui Bund tedeschi. Risultato: i rendimenti a 10 anni dei titoli di stato della Germania perdono -1,96% all’1,34%, ma si allontanano dai minimi intraday.

VALUTARIO – Euro -0,75% a $1,2467 e -0,83% sullo yen a JPY 99,23. Dollaro/yen -0,08% a JPY 79,60.

MATERIE PRIME – Riguardo alle commodities, i futures -2,16% a $82,99. Quotazioni oro -0,26% a $1.583,90 l’oncia.

MARKET MOVER

– Obama: Europa può farcela. Ha nostro sostegno

– Ci siamo: in arrivo D-Day per le banche spagnole.

– Crisi: Spagna Smentisce Conference Call Eurogruppo Su Aiuti A Banche.

– Rumor: secondo due fonti Ue la Spagna, a seguito di una conference call tra i ministri finanziari dell’Eurozona, che si svolgerà sabato, chiederà un pacchetto di aiuti per le sue banche in difficoltà. L’annuncio della richiesta, secondo quanto riferito da una fonte Ue a Reuters, potrebbe arrivare già sabato pomeriggio.

– Crisi:Germania, Bundesbank alza stime Pil 2012 a +1% da +0,6%.

– Italia, crollo produzione industriale, -9,2%. Peggio dal 2009.

Esportazioni tedesche -1,7% ad aprile, molto peggio delle stime (-0,7% secondo analisti Bloomberg)

– Crisi: Fitch taglia rating Spagna a BBB.

– Messaggio Fed e Bce ai politici: “adesso tocca a voi agire”.

– Irlanda potrebbe tornare sul mercato con titoli a breve gia’ a giugno.

– Borsa Tokyo: Nikkei Chiude In Forte Calo (-2,09%).

– Azionario Asia giù: la Fed delude. Tokyo -2%.

ALTRI MERCATI

– Titoli di stato tedeschi salgono per la prima volta in cinque giorni – tassi in calo, dopo aver testato ieri il massimo delle ultime due settimane, all’1,42%. Si tratta del livello più elevato dallo scorso 25 maggio. Il minimo di sempre è stato testato invece il primo giugno, all’1,127%.

– Petrolio, serie più lunga di cali in più di 13 anni – Le quotazioni di New York si apprestano a scendere per il sesta settimana consecutiva, la serie più lunga dal dicembre del 1998. Prezzi -16% da inizio anno.

ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO

– Eurozona: stessa fine dell’Unione Sovietica?.

– Banche Ue: €4,5 trilioni per salvarle. E non è servito a nulla.

– Le Pen: “Spero in un crollo dell’Ue”.

– Cameron: “proteggerò l’Inghilterra da un super-stato europeo”.

NOTIZIE IN PILLOLE

– Crisi/ Spread Bund-Btp in rialzo a 444 punti base.

– Cambi/ Avvio in ribasso per l’euro a quota 1,2502 sul dollaro.

– Petrolio: in netto calo a 83,24 dollari.

– Oro: in netto calo 1.568 dollari l’oncia.

– L’indice Nikkei di Tokyo chiude in flessione -180,4 punti (-2,09%) a 8.459,2 punti.

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