ROMA (WSI) . Effetto Brexit sui mercati, con gli investitori che non riescono ad abbandonare l’atteggiamento di avversione al rischio e tornano a colpire l’azionario e, sul valutario, l’euro e la sterlina.
Quest’ultima scivola anche al di sotto dei valori testati lo scorso venerdì nei confronti del dollaro, capitolando al minimo in 31 anni e testando $1,3221. L’euro rischia quota $1,10, cedendo oltre -1% nei confronti del dollaro.
Banche KO ovunque, con quelle britanniche RBS e Barclays che cedono fino a -15% e l’indice di riferimento delle banche in Europa che crolla -6%, zavorrato anche dai rumor sulle banche italiane e su un nuovo piano del governo Renzi per salvarle.
A tal proposito, accelerazione ribassista per Borsa Milano, con il Ftse Mib che cede -2,21% a 15.376,84 punti.
Acquistati i titoli di stato considerati più sicuri, come i Treasuries Usa e i bond britannici, con i tassi sui Gilt a 10 anni che sono scesi al di sotto dell’1% per la prima volta nella storia
Ma a testare nuovi minimi sono anche altri tassi dei bond britannici, con quelli a due anni che hanno testato brevemente lo 0,199%, al minimo da metà 2013. Tassi a cinque anni sono crollati al minimo da metà 2012 al 4,84%. Tassi a 30 anni hanno testato il nuovo record in 30 anni, all’1,864%.