ROMA (WSI) – Il 2012 per l’editoria è stato un altro anno nero. I ricavi sono calati del 14% con una diminuzione del 10% delle copie vendute e un vero e proprio crollo della pubblicità con un -19,1%. Perso quasi un miliardo di euro di ricavi, che sono passati dai 6,180 miliardi del 2011 ai 5,307 del 2012.
Il crollo delle risorse del settore è certificato dalle stime contenute nella Relazione Agcom al Parlamento e illustrata dal presidente dell’Autorità di garanzia nelle comunicazioni, Angelo Maria Cardani. Unico settore in controtendenza è Internet: lo scorso anno i ricavi sono cresciuti del 12% e la pubblicità del 10,3%.
TABELLA DATI ADS MAGGIO 2013 DEI PRIMI 20 QUOTIDIANI PER COPIE VENDUTE, A CURA DI WALL STREET ITALIA
“In due anni – ha ricordato Cardani – un miliardo di euro in meno di fatturato solo nella carta stampata, non solo per effetto della contrazione generale della raccolta pubblicitaria ma anche del cambiamento nella struttura del mercato. Reagire considerando Internet solo come una minaccia e non un incentivo al cambiamento dei modelli di offerta non aiuterà il percorso di alcun media”.
A crescere è soltanto l’editoria digitale, ma l’incidendeza dei prodotti è ancora troppo contenuta per compensare il declino in atto. Per quanto riguarda la pubblicità, da un’analisi comparata dei ricavi nei vari comparti del settore media, emerge che la sola componente Internet sia in crescita (10%). In calo tutti gli altri settori, con i primati negativi dei periodici (-22%), annuari (-20%), cinema (-18,7%), televisione (-17,9%) e quotidiani (-16%).
Nel dettaglio, a livello di ricavi, per quanto riguarda la televisione, quella gratuita ha registrato la contrazione maggiore in termini assoluti (-657 milioni) e relativi (-11,9%) mentre la variazione percentuale di quella a pagamento è stata pari a -3,5%.
Nel 2012 è proseguita la contrazione dei ricavi complessivi conseguiti dagli operatori di telecomunicazione (-6,4% a fronte del -3,7% del 2011). Peraltro, spiega l’Autorità, al contrario dello scorso anno, i fornitori di servizi su rete mobile registrano una contrazione degli introiti di entità superiore a quella rilevata nel comparto dei servizi erogati in postazione fissa (-7,1% contro -5,7%).
Sky conquista lo scettro dei ricavi tv in Italia nel 2012: a certificare il sorpasso è la Relazione annuale dell’Agcom al Parlamento. Lo scorso anno il gruppo Newscorp/Sky Italia ha rastrellato 2,63 miliardi di euro (il 32% del totale, -1.4% sul 2011), Mediaset 2,49 miliardi (il 30.2%, -13.2%), Rai 2,34 miliardi (il 28.5% del totale, -7.5%).
Sono inoltre stati pubblicati i dati di Ads sulla diffusione dei quotidiani italiani, da cui è emersa questa classifica aggiornata dei primi 10 quotidiani digitali:
1. Il Sole 24 Ore 75.895
2. Corriere della Sera 61.545
3. La Repubblica 49.208
4. La Gazzetta dello Sport-Lunedì 16.662
5. La Gazzetta dello Sport 15.857
6. Il Fatto Quotidiano 11.358
7. La Stampa 7.753
8. L’Unione Sarda 7.709
9. Italia Oggi 5.032
10. Il Messaggero 3.418
Diversa la classifica della diffusione nelle edicole. Primo si piazza il Corriere (380.465 copie vendute), secondo La Repubblica (321.946), terzo a distanza La Stampa (220.718) seguito dal Sole 24 Ore (219.814) e Gazzetta dello Sport (209.319).
Tutti i dati qui:
TABELLA DATI ADS MAGGIO 2013 DEI PRIMI 20 QUOTIDIANI PER COPIE VENDUTE, A CURA DI WALL STREET ITALIA