“C’è una forte probabilità che parte del debito estero dell’Ecuador potrebbe non essere pagato nel caso in cui il candidato di sinistra Rafael Correa venisse confermato vincitore delle elezioni”. Lo scrive Morgan Stanley, precisando come Correa possa non adottare sulla questione del debito un approccio “finanziario”, quanto piuttosto “morale ed etico”. Secondo Carola Sandy di Crédit Suisse, “il mercato probabilmente non reagirà bene al progetto di Correa di rinegoziare il debito estero e di non escludere una moratoria. La proposta di convocare l’assemblea costituente per riformare radicalmente il sistema politico è inoltre un elemento di ulteriore preoccupazione, perché potrebbe essere implementata senza il supporto del congresso”.
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