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ECONOMIA USA: PEGGIO DI QUEL
CHE APPARE

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*Antonio Cesarano e’ Head of Research and Strategy MPS Finance BM S.p.A. Questo documento e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) – Il dato finale sul Pil del quarto trimestre ha registrato una revisione al rialzo (da 2,2% a 2,5% t/t annualizzato) grazie alle seguenti revisioni migliorative:

1) variazione delle scorte;

2) esportazioni nette.

Hanno invece registrato revisioni peggiorative:

1) gli investimenti settore residenziale (variazione annualizzata passata da -19,1% a -19,8%);

2) gli investimenti aziendali: il dato finale ha evidenziato un calo del 3,1% precedentemente riportato a -2.4%, con una contribuzione negativa pari a -0,34% (vs. precedente pubblicazione di -0,26%).

Complessivamente il dato, pur risultando migliore da un punto di vista contabile, presenta però l’aspetto critico della ulteriore revisione al ribasso della dinamica degli investimenti (residenziali e non). Già ieri Bernanke aveva citato il business spending come potenziale fattore di rischio per la crescita oltre al settore immobiliare.

Si tratta di un elemento da tenere in considerazione in futuro che al momento ci porta a mentenere la nostra stima di crescita Usa per il 2007 su livelli “conservativi” (rispetto al consensus) al 2,3%, con possibile revisione al ribasso al 2%.

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