Le probabilita’ di una ricaduta sono alte e non vanno sottovalutate. Se infatti la maggiore economia mondiale, gia’ alle prese con una domanda al consumo molto debole, dovesse venire scossa da un altro shock, rischierebbe di ripiombare in una fase di depressione.
Questo il parere del presidente di Morgan Stanley Asia, Stephen Roach, che intervistato da Bloomberg News ha osservato che tutte le economie impegnate a tirarsi fuori dalla recessione hanno bisogno di un “cuscinetto di crescita”, in modo da evitare l’eventualita’ di un secondo tracollo.
“I consumi sono ancora morti e non stanno dando segnali di ripresa,” ha detto Roach ai microfoni dell’agenzia americana ai margini del World Economic Forum. “Se dovessi fare una previsione, direi che le probabilita’ di una ricaduta sono del rapporto di una su quattro, probabilmente anche una su tre”, ha aggiunto, facendo riferimento al pericolo di un secondo rallentamento economico globale innescato da una nuova crisi Usa.
I redditi delle famiglie americane si sono ridotti nel 2008 e il tasso di poverta’ e’ salito sui nuovi massimi dal 1997, alimentando i timori secondo cui le spese al consumo giocheranno un ruolo marginale nella via verso la ripresa, dopo che l’economia e’ piombata nella recessione piu’ grave dagli anni ’30.
La drastica riduzione del valore delle proprieta’ immobiliari e dei titoli azionari ha provocato una perdita di benessere record per il popolo americano, pari a 13.9 mila miliardi di dollari dalla meta’ del 2007.