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ECONOMIA: LE POSSIBILITA’ DI GREENSPAN

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Quando parla il presidente della Fed Alan Greenspan, il mercato obbligazionario ascolta.

Le reazioni alle testimonianze Humphrey-Hawking di Greenspan in passato hanno generato notevoli movimenti nel mercato dei bond. Il perche’ e’ semplice: i dettagli con cui Greenspan descrive il sentimento della Fed quasi sempre lo spingono su argomenti sensibili.

La reazione e’ cosi’ acuta perche’ il mercato crede che cio’ che sente da Greenspan sia un riflesso della tendenza della politica della Fed. E poiche’ la politica della Fed non cambia di colpo, la reazione dei mercati di solito continua per varie settimane.

Infatti, come mostra la tabella, la media dei future sui titoli di Stato hanno avuto di media una variazione assoluta di 33/32 il primo giorno della testimonianza di Greenspan (Greenspan non presentera’ piu’ la sua testimonianza di fronte alla Camera e al Senato, ma invece alternera’ tra le due ogni sei mesi). Da notare che dal 1994, i future sui bond a 30 anni hanno guadagnato o perso almeno 29/32 in varie occasioni, tranne due:





INDICATORI

Anno

febbraio*

luglio*

1993

+7

-5

1994

+14

-31

1995

+30

-58

1996

-68

+43

1997

-55

+40

1998

-29

+18

1999

-29

-34

2000

+15

+50

*variazione in 32esimi

Il fatto che ci siano state reazioni molto evidenti non dovrebbe stupire troppo. Quello pero’ che salta all’occhio e cio’ che e’ piu’ utilizzabile, e’ cio’ che accade di seguito; il mercato di solito continua a muoversi nella stessa direzione verso cui si e’ indirizzato il primo giorno della testimonianza e la reazione finale e’ di solito doppia di quella iniziale. E poi prosegue: un mese piu’ tardi la reazione raddoppia ancora (ancora nella stessa direzione).

Cio’ non significa che la storia si ripetera’ anche questa volta. Infatti, ci sono ragioni per credere che questa volta la reazione possa non essere cosi’ sostanziale.
Che cosa potrebbe dire Greensapn? Ecco una lista di possibilita’:

1) Greenspan non puo’ dire nulla che comprometta il suo recente taglio dei tassi. In altre parole, se in qualche modo da’ l’idea che la ragione del taglio dei tassi si e’ ridotta, va a minare i benefici delle recenti riduzioni e porta la Fed al punto di partenza. Quindi i commenti di Greenspan devono indicare che la Fed intende continuare a ridurre i tassi.

2) Probabilmente Greenspan sottolineera’ alcuni sviluppi di gennaio che suggeriscono che i tagli dei tassi hanno gia’ avuto effetto. Tra questi: l’emissione record a gennaio delle obbligazioni aziendali; estremamente compresso differenziale tra i rendimenti del Tesoro e quello di prodotti quali quelli aziendali; massiccia emissione di obbligazioni ad alto rendimento; la stabilizzazione del mercato azionario; un notevole aumento in prestiti commerciali e industriali; aumento sostanziale delle scorte monetarie; incremento dell’attivita’ di rifinanziamento dei mutui; segnali di un miglioramento delle vendite dei grandi magazzini e delle auto.

3) Sebbene non ci sia dubbio che Greenspan voglia sottolineare alcuni dei recenti sviluppi, deve farlo senza lasciar credere agli investitori che il suo ottimismo riduce la ragione per ulteriori tagli dei tassi. Allo stesso tempo Greenspan deve rendere la ragione di ulteriori tagli senza sembrare troppo allarmista sull’economia. Quindi deve discutere gli aspetti negativi dell’economia in modo molto delicato.

4) Probabilmente Greenspan dira’ che l’economia e’ in un momento di notevole correzione delle scorte e che il peggior rischio per l’economia e’ un’ulteriore erosione della fiducia del consumatore e dell’investitore. Le correzioni delle scorte possono finire velocemente se le vendite si riprendono.

5) E’ possibile che Greenspan dica di vedere poca inflazione e di credere che il recente aumento della produttivita’ e’ stato in larga parte strutturale e non ciclico.

6) Alla luce del recente articolo dell’ex segretario al Tesoro Robert Rubin che sul New York Times ha pesantemente criticato l’idea del taglio fiscale, si deve prevedere che i democratici si esprimino negativamente contro Greenspan e il suo supporto al taglio fiscale.

Infine, nel suo discorso Greenspan deve dimostrare sensibilita’ verso la fragilita’ che esiste sia nei mercati che nell’economia. Ha poca scelta al momento e deve continuare ad essere accomodante fino a che la ripresa dell’economia diventa piu’ sicura.

*Anthony Crescenzi e’ capo analista della divisione Capital Markets presso la boutique finanziaria newyorkese Miller & Tabak; e’ inoltre amministratore delegato del sito BondTalk.com.