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ECONOMIA: DUE EVENTI CHIAVE IN SETTIMANA

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro tassi di mercato in lieve rialzo sulla parte decennale con prosecuzione della permanenza intorno al 3,35%. Si moltiplicano le dichiarazioni sullo stato attuale dell’economia. Weber, presidente della Bundesbank, ha dichiarato che la ripresa richiederà molto tempo, aggiungendo che l’economia tedesca tornerà ai livelli di prosperità del 2008 non prima del 2013. Mersch, membro della Bce, ha sottolineato che la crisi globale è ancora lontana dall’essere superata, enfatizzando i rischi derivanti dal mantenimento dei tassi su livelli molto bassi per un periodo eccessivamente lungo. Infine Caruana, General Manager della Banca dei Regolamenti Internazionale, ha dichiarato che occorre non farsi ingannare dal recente recupero del comparto finanziario sui listini azionari dal momento che il profilo della ripresa è ancora non chiaro. Nel frattempo si avvicina l’importante appuntamento elettorale della prossima domenica in Germania. Il premier Merkel sta puntando molto sul tema del taglio delle tasse, richiesto a viva voce dagli esponenti del mondo industriale tedesco. Tali manovre saranno facilitate dall’eventuale possibilità di una nuova coalizione (sarebbe la prima di centrodestra dal 1998) tra CDU (partito della Merkel) ed il partito liberale FDP. Questa settimana è anche attesa l’emissione fino a 7Mld€ del nuovo titolo quinquennale tedesco. Nel breve supporto a 3,35% sul decennale. Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine della curva, sulla scia della continuazione del rally azionario che ha portato l’indice S&P500 ai nuovi massimi degli ultimi 11 mesi. Se da un lato l’elevato livello di liquidità in circolazione insieme al buon tenore dei recenti dati macro hanno supportato il positivo andamento dei mercati azionari, dall’altro lato emergono anche indicazioni più caute sul fronte ad esempio di alcuni indicatori come la continuazione del calo del prezzo dei noli delle navi, soprattutto con riferimento alle navi di dimensione più elevata (le.c.d. capesize). Il relativo indice Baltic Dry Index ha riportato venerdì il sesto calo consecutivo. Questa settimana l’attenzione sarà focalizzata su due eventi rilevanti. Innanzitutto il G-20 del prossimo giovedì e venerdì negli Usa, da cui sono attese decisioni su importanti temi finanziari che spaziano dalla fissazione di nuove regole per la determinazione dei requisiti patrimoniali fino alle politiche di remunerazione nel comparto bancario mondiale. Dall’altro lato, il secondo evento atteso è la riunione della Fed del prossimo mercoledì. Non dovrebbero esserci sorprese sui tassi ormai prossimi allo zero. Piuttosto l’attenzione si focalizza su eventuali decisioni di sospensione di alcuni programmi posti in essere durante la crisi. Questa settimana inoltre il Tesoro Usa emetterà l’ammontare record di 112Mld$ distribuiti su scadenze a 2, 5 e 7 anni. Nel breve resistenza sul decennale a quota 3,50%.

Valute: Dollaro in apprezzamento vs Euro su prese di profitto dopo la lunga fase di deprezzamento in attesa del vertice del G-20 e della riunione della Fed. Da segnalare che gli operatori speculativi hanno portato ai massimi dal marzo del 2008 le posizioni a favore di un apprezzamento dell’Euro. Il mancato superamento della resistenza di 1,4750 depone a favore di una prosecuzione dell’apprezzamento del biglietto verde, con primo supporto di breve in area 1,46. Mercati chiusi in Giappone per festività da oggi fino a mercoledì. Intanto lo Yen in mattinata si è deprezzato vs Dollaro, con il cambio che ha rotto la resistenza di breve a 91,60 e ha superato quota 92. Lieve deprezzamento anche verso Euro, con il cambio che mira a 135.

Materie Prime: venerdì chiusura in calo per il greggio WTI (-0,6%), attestatosi poco sopra soglia dei 72 $/b. Negativi anche tutti gli altri energetici, ad eccezione del gas naturale, in rialzo di oltre il 9%. Il CFTC ha fatto sapere che la settimana scorsa sono aumentate le scommesse degli speculatori che si attendono un ribasso del prezzo. Male anche i metalli industriali con il piombo che ha guidato i ribassi (-4%). Tra gli agricoli, bene cacao (1,2%) e cotone (0,8%); male, invece, mais e zucchero che arretrano di oltre il 3%. Male anche argento (-1,2%) e oro (-0,3%). Intanto il Fmi ha approvato il piano di vendita di 403 tonnellate di oro (pari a circa 13Mld$) che potrebbero essere venduti direttamente alle banche centrali.

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