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Ecco chi ha attinto alle casse della Fed, ci sono anche Unicredit e Intesa

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Chi ha preso in prestito cosa dalle casse della Federal Reserve. E’ quanto oggi ha svelato sul suo sito Internet la banca centrale americana a proposito del suo operato nel mezzo della crisi che porto’ al collasso di Lehman Brothers. Lo ha fatto forzata dalle nuove regole finanziarie.

Sono state oltre 21000 le transazioni per la stabilizzazione del mercato messe in atto dalla Fed tra il 7 dicembre 2007 e il 21 luglio 2010 attraverso 11 differenti programmi.

Dalle prime elaborazioni emerge che anche le banche straniere hanno fatto pesantemente ricorso agli aiuti della banca centrale, guidata da Ben Bernanke, sfruttando il fatto di avere una presenza negli Stati Uniti. E, forse a sorpresa, ci sono anche le due big italiane: Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Le operazioni delle due banche riguardano il cosiddetto “Term Auction Facility”. Istituito nel 2007, il programma e’ stato messo a punto come risposta al fatto che le banche hanno mostrato molta diffidenza nell’accedere nel pieno della crisi ai prestiti a breve messi a disposizione della banca centrale. Il loro timore era di essere stigmatizzate convinte che simili operazioni potessero essere interpretate come un segno di debolezza. Ecco perche’ e’ stato poi creato il Taf (dove compare JPM ma non Goldman Sachs), le cui cifre specifiche, banca per banca sono rimaste celate fino a oggi.

L’istituto di Piazza Cordusio, attraverso la sua sussidiaria a New York, ha usufruito di $62.210 miliardi (tasso allo 0.25%). Intesa San Paolo a New York ha chiesto a fine dicembre di tre anni fa un prestito da $5.9 milioni (tasso d’interesse del 4.65%). Questi prestiti sono gia’ stati restituiti.

Ma tra le banche del Vecchio Continente c’e’ chi ha osato di piu’, come l’inglese Barclays che ha attinto al Taf per $232 miliardi. Anche in questo caso l’istituto ha ripagato con gli interessi dovuti i prestiti di cui ha usufruito.

Bank of America e Wells Fargo hanno attinto al programma Taf per almeno $45 miliardi a testa.

Ecco qualche altro esempio a caldo:

– Societe Generale: $124 miliardi

– Dresdner: $123.3 miliardi

– Ubs (che si aggiudica il primo posto nell’avere venduto alla Fed commercial paper attraverso il programma “Commercial Paper Funding Facility”. Segue il colosso assicurativo AIG e nella top 10 ci sono altre cinque banche Ue): $74 miliardi

– Dexia $53.4 miliardi

– Commerzbank: $51.6 miliardi

– Deutsche Bank: $39.5 miliardi

Citigroup, Merrill Lynch e Morgan Stanley sono quelle che, messe insieme, hanno attinto per la maggiore parte del totale dei fondi elargiti dalla Fed attraverso il programma “Primary Dealer Credit Facility” (lanciato nel marzo 2008 come strumento di prestiti a breve termine) da $9000 miliardi (oltre la meta’ della produzione Usa).

Citigroup ha rastrellato $1800 miliardi, $1500 per Merrill Lynch (venduta a Bank of America) e $1400 per Morgan Stanley mentre Bear Stearns (venduta a JP Morgan Chase) ha usato $960 miliardi.

La Fed a sua volta ha acquistato $1250 miliardi di Mortgage backed securities con l’intento di sostenere il mercato immobiliare residenziale.