(Teleborsa) – Conti ineccepibili per Eads, che tuttavia non sembra aver convinto il mercato. I titoli del colosso aerospaziale stanno infatti cedendo a Parigi l’1,66%. Il terzo trimestre si è chiuso con un ritorno all’utile per 13 mln di euro rispetto al passivo di 87 mln messo a bilancio nel pari periodo dello scorso anno. Da rilevare, tuttavia, che si tratta dell’utile più basso nell’ultima decade, a causa dell’impatto negativo del mini dollaro. L’Ebit balza dell’88% a 378 mln di euro, battendo nettamente le attese degli analisti che si fermavano a 261 mln, mentre i ricavi migliorando del 18% a 11,24 mld di euro. In forte crescita anche i nuovi ordini, che passano da 7,4 a 27 mld di euro. Per l’intero esercizio il Gruppo si attende ordini alla controllata Airbus per oltre 500 velivoli, con consegne che dovrebbero superare quota 500. I ricavi sono visti inoltre sopra i 44 mld di euro, mentre l’Ebit al netto di poste straordinarie è stato confermato a circa 1,2 mld di euro. Un po’ di disappunto stato poi generato dalle parole di un top manager relativamente allo stato di attuazione dell’A350, un nuovo jet di medie dimensioni “made in Airbus” che dovrebbe essere completato entro la prima parte del 2013 per competere con il 787 dell’arcirivale Boeing. Sembrerebbe infatti che ora circoli maggiore cautela in materia. La società non beneficia, inoltre, del disappunto per i guai all’A380 della Qantas, che giorni fa è stato costretto ad un atterraggio di emergenza per l’esplosione di un motore, sebbene a fornire i motori non sia Airbus ma la britannica Rolls Royce.
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