Mercati

E’ fuga dai fondi, più che ai tempi crack Lehman

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Milano – Dalla fine di aprile fino a oggi, gli investitori hanno ritirato soldi dai fondi di investimento americani più che nei cinque mesi successivi al collasso di Lehman Brothers.

Secondo quanto riporta Bloomberg – basandosi sui dati diffusi dall’Investment Company Institute, gruppo con sede a Washington, e dalla società di ricerca EPFR di Cambridge, Massachussetts – negli ultimi quattro mesi, i flussi in uscita sono ammontati a $75 miliardi circa, contro i $72,8 miliardi del periodo compreso tra l’ottobre del 2008 al febbraio del 2009, successivo appunto al collasso di Lehman Brothers.

I ribassisti interpretano il fenomeno affermando che gli investitori stanno abbandonando i fondi perchè temono sempre di più l’arrivo del mercato orso. I rialzisti, invece, ricordano come i ritiri dei soldi dai fondi siano stati proprio il motivo che ha poi portato gli investitori a posizionarsi di nuovo sui mercati, a partire dalla fase “bullish” dei mercato, iniziata nel marzo del 2009.

Per i più ottimisti, insomma, i flussi in uscita si traducono in una quantità di liquidità maggiore, che sarà poi utilizzata per acquistare titoli azionari in futuro.

“Ogni volta che ci avviciniamo al fondo, i telefoni arroventati iniziano a squillare e i nostri clienti vogliono vendere tutto”, afferma Brice McCain, responsabile strategist degli investimenti presso la divisione di private banking di KeyCorp. “E quando il mercato tocca il fondo, non significa tanto che ci sia un miglioramento dei fondamentali, che si tratti del quadro dell’economia o degli utili, ma piuttosto che ci si sbarazza di tutti gli investitori ansiosi”.