Per i bambini del futuro, Babbo Natale arriva da Internet, senza scendere dal camino e senza renne parcheggiate sul tetto, ma con un sacco di buoni sconto che faranno contenti i genitori.
Uno studio della societa’ di ricerche Jupiter Research mostra infatti che quest’anno quattro americani su cinque spenderanno online almeno il 10% del budget destinato ai regali natalizi, un forte aumento rispetto allo scorso anno.
“Gli americani si affidano al Web per evitare code e negozi affollati – si legge nel documento pubblicato da Jupiter – Nella speranza di scovare oggetti originali a prezzi competitivi”.
La seguente tabella mostra la proiezione della percentuale del budget destinato ai regali natalizi che i consumatori americani intendono spendere online entro la fine dell’anno.
BUDGET SHOPPING ONLINE |
ACQUISTI ONLINE NEL 1999 |
ACQUISTI ONLINE NEL 2000 (STIME) |
Meno del 10% |
61% |
18% |
10 – 25% |
21% |
35% |
26 – 50% |
10% |
28% |
51 – 75% |
4% |
11% |
76 – 90% |
3% |
5% |
Oltre il 90% |
1% |
2% |
Fonte: Jupiter Media Metrix; |
Le vendite attraverso Internet negli ultimi due mesi dell’anno sono destinate ad aumentare del 66% rispetto allo stesso periodo del 1999, attestandosi a $12 miliardi, nove dei quali destinati allo shopping natalizio e $3 miliardi ai viaggi di fine anno.
Ma lo scorso Natale, il primo dell’era e-commerce, ha deluso chi si aspettava servizio e qualita’ imbattibili, soprattutto a causa dell’impossibilita’ di molte aziende, tra cui giganti quali Toys “R” Us (TOY) e KBKids, di consegnare in tempo i regali ordinati in Rete.
Alcune societa’, come Toysmart.com di Walt Disney, hanno addirittura chiuso i battenti dopo le performance deludenti del 1999; Amazon.com (AMZN) ha investito milioni di dollari in giocattoli che non sono mai stati venduti e Toysrus.com, il sito di Toys “R” Us, secondo produttore di giocattoli negli Stati Uniti, ha inviato migliaia di buoni acquisto per scusarsi con i clienti.
Le difficolta’ logistiche non hanno peraltro scoraggiato i 55 milioni di americani – lo scorso anno erano stati ‘solo’ 41 milioni – che quest’anno, secondo un recente studio condotto da Nielsen/NetRatings, sceglieranno il Web per i loro acquisti.
Il settore dei giocattoli, simbolo del Natale per eccellenza, sara’ dominato essenzialmente da eToys (ETYS), che lo scorso Natale ha registrato 1,66 milioni di visitatori, e dalla joint venture tra Amazon e Toysrus.com.
La sfida si concentrera’ soprattutto sui prodotti piu’ alla moda, come il monopattino ‘Razor’, che acquistato online costa fino a $50 meno che nei negozi ma che e’ gia’ esaurito nel suo modello base su alcuni siti.
La seguente tabella riporta le principali societa’ di e-commerce nel settore dei giocattoli con la rispettiva politica aziendale e le vendite registrate nell’ultimo trimestre dello scorso anno:
|
COSA VENDONO |
VENDITE QUARTO TRIM. 1999 |
TEMPI DI CONSEGNA (USA) |
DIRITTO DI RECESSO |
Giocattoli |
$106,08 |
4-10 |
rimborso |
|
Giocattoli |
$25 mln |
3-8 gg |
15 |
|
Giocattoli |
$4,3 mln |
2-9 gg |
30gg-rimborso |
|
Giocattoli |
$676 mln (AMZN) |
4-8 gg |
30gg-rimborso |
|
Giocattoli |
$187 mln |
7-10 gg |
30gg-rimborso |
|
Giochi da |
ND |
1-2 gg |
90 |
|
Giochi da |
ND |
5-10 gg |
30gg-rimborso |
|
Boomerang, |
ND |
7-10 gg |
ND |
|
Gicattoli, |
$747 mln |
3 gg |
90 gg-rimborso |
|
Giocattoli |
ND |
2-5 gg |
30gg-rimborso |
|
Fonte: le societa’; Elaborazione: |
Sempre secondo lo studo di Nielsen/NetRatings rimane alto il numero dei ‘delusi’, coloro che attirati dalla facilita’ di un acquisto con un semplice “clic” rimangono interdetti nell’accorgersi che la fotografia in Rete era molto migliore della realta’, che rimandare indietro la merce e’ piu’ complicato di quanto la frase “soddisfatti o rimborsati” lascerebbe intendere e che per riuscire ad avere il regalo sotto l’albero la notte del 24 dicembre bisogna scrivere la letterina a Babbo Natale con qualche mese di anticipo.
D’altro canto vendere un giocattolo su Internet non e’ facile come vendere un libro. Innanzi tutto quello dei giocattoli e’ un business essenzialmente stagionale; i giocattoli sono voluminosi e ingombranti e nonostante i prezzi competitivi hanno alti costi di spedizione. E’ necessario ordinarli, la maggior parte in Asia, con un anticipo di alcuni mesi e rimandare indietro eventuali eccessi di scorte non e’ sempre possibile; ancora piu’ complicato poi e’ incrementare la produzione in tempi brevi per far fronte a un’eventuale aumento di richiesta.
Gli sforzi organizzativi affrontati dalle societa’ negli ultimi 12 mesi, che vanno dalla creazione di nuove alleanza tra rivenditori tradizionali ed esperti dell’e-commerce a un piu’ tempestivo aggiornamento degli inventari, possono aiutare a evitare alcune gaffe dello scorso anno; ma il successo di questo Natale dipende ancora una volta dalle scommesse e dalle previsioni delle societa’ sulla quantita’ della merce da ordinare.
“Un cliente di un negozio di giocattoli che scopre che quello che cerca e’ esaurito, probabilmente comprera’ qualcos’altro – dice John Barbour, amministratore delegato di Toysrus.com – ma su Internet, se i bambini vogliono il cane elettronico Tekno e non lo trovano da noi, continueranno a cercare fino a che non lo trovano in qualche altro sito”.