Umberto Bossi, ieri sera a Bologna per sostenere il candidato sindaco Manes Bernardini, cerca di smorzare i toni della polemica innescata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi contro i giudici (in Italia – ha detto il premier ieri da Olbia – c’è “una guerra civile contro di me e il Pdl”): “Io non penso quella roba lì – ha detto, prima di salire sul palco col ministro dell’Economia Giulio Tremonti – penso che ogni tanto c’è qualcuno che rompe le scatole, però non sono tutti uguali”.
In serata sono arrivati apprezzamenti anche per le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Se non difendi la legalità, poi ti impantani – ha aggiunto Bossi -; senza la legalità non si capisce più dove vai, la legalità è fondamentale”. Nessuna tensione invece con l’alleato Pdl: lo ha voluto ribadire ancora una volta proprio in una città in cui tra ex Forza Italia e Carroccio di tensioni ce ne sono state parecchie per individuare il candidato che punta ad occupare la sedia di sindaco rimasta vuota per oltre un anno dopo le dimissioni di Flavio Delbono: “I rapporti sono buoni – ha precisato il ministro delle Riforme – stiamo bene, ogni tanto ci sono delle diversità come sulla guerra in Libia” perché “noi pensavamo che con la guerra ad ogni bomba che sganciavamo, sarebbero arrivati un sacco di clandestini. Quindi speravamo di non seguire quella linea”.