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E.BISCOM: MICHELI SCESO A 2%, SCAGLIA RESTA AL 34%

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Francesco Micheli ha ridotto dal 4,98 al 2,086% la sua partecipazione in e.Biscom sebbene la quota della famiglia nella società rimanga al 21,7% del capitale.

E’ quanto si legge nell’aggiornamento delle partecipazioni rilevanti della Consob secondo cui l’operazione é avvenuta lo scorso 1 luglio, data nella quale Carlo Micheli, vicepresidente esecutivo della società, ha limato la sua quota dal 12,335% all’11,698%.

La riduzione della quota di Francesco Micheli, dimessosi dalla presidenza di e.Biscom lo scorso aprile – spiegano alcune fonti – sarebbe da inquadrare in un ideale passaggio del testimone con il figlio Carlo.

Sempre il 1 luglio Silvio Scaglia, per effetto dello scioglimento di Anphora (a causa della separazione tra Aem ed e.Biscom), che deteneva in usufrutto il 48,902% del capitale, risultava possessore del 34,058% di e.Biscom restando così l’azionista di riferimento della società.

Lo scorso 24 giugno, a seguito dello scioglimento di Anphora, e.Biscom aveva comunicato che la famiglia Micheli deteneva complessivamente il 21,7% della società, Silvio Scaglia il 34,1% mentre il restante 44,2% era “detenuto da soggetti titolari di partecipazioni inferiori al 2%, tra cui l’amministratore delegato Emanuele Angelidis con l’1,1% e il direttore generale Alberto Trondoli”.