(WSI) Nessuno resiste al fascino della televisione, neppure Bill Gates. Una nuova febbre eccita l’industria del pc: è il sogno di varcare la soglia del salotto di casa e sostituire i vecchi ferri dell’intrattenimento domestico con una miriade di nuovi dispositivi multimediali derivati dal pc. La Microsoft ci prova con Stmicroelectronics, azienda franco-italiana, vanto catanese della residua industria hi-tech nel nostro paese e leader mondiale nello sviluppo di chip per set-top-box.
La Commissione Europea è vigile. Grazie al Windows Media Player 9, la Microsoft è già leader mondiale incontrastato nella distribuzione di software per guardare i video sul PC. Una leadership fortemente discussa per via dell’abbinamento del Media Player con i sistemi operativi Windows, e che ha già spinto il Commissario alla concorrenza Mario Monti a infliggere al colosso informatico di Redmond una sanzione record da quasi 500 milioni di euro. Ma mentre gli avvocati dell’azienda americana si accingono a presentare ricorso contro il provvedimento di Bruxelles, la Microsoft non sembra intenzionata a frenare la propria corsa nell’universo video e, anzi, piazza un nuovo accordo che la candida a divenire uno dei principali player tecnologici per il futuro della televisione.
Lo scorso mese Microsoft e Stmicroelectronics hanno annunciato l’intenzione di sviluppare una serie di nuovi chip che, incorporando le funzioni multimediali del Windows Media Player 9, consentiranno di avviare, già a partire dal 2005, la produzione mass market di set-top-box e lettori dvd compatibili con le offerte di contenuti multimediali su Internet o in banda larga.
Qui si gioca il futuro della televisione. La piattaforma Media Player consentirà di scaricare film in alta definizione e portare in casa una qualità audio e video mai vista finora sullo schermo televisivo. Al centro della tecnologia vi è il noto sistema di Digital Rights Management (Drm) della Microsoft, vero e proprio mantra per il futuro della distribuzione di contenuti digitali, che consente di crittografare i video rendendoli accessibili agli utenti solamente mediante l’acquisizione on line di licenze personalizzate (ossia che non possono essere copiate da altri utenti). Un requisito fondamentale cui le majors guardano con speranza crescente per scongiurare il dilagare dello scambio illegale di film su Internet, fenomeno che solo nel 2004, stando alle previsioni recentemente rese pubbliche da Deloitte, costerà circa 4 miliardi di dollari all’industria cinematografica americana.
Il sogno televisivo di Microsoft è antico. Già nel 1997 fecero scalpore i 425 milioni di dollari spesi dall’azienda di Redmond per l’acquisizione di WebTv, un network che, grazie ad una console dotata di modem, consentiva agli utenti di accedere al web attraverso il televisore di casa. L’investimento si rivelò un bruciante fallimento. Non meno deludente fu il tentativo di ingresso nel mercato della televisione digitale interattiva con il sistema Microsoft tv, lanciato nel 2000. Ma gli errori del passato hanno fruttato una nuova consapevolezza da parte di Microsoft.
Non è un caso se il nuovo assalto parte proprio dal terreno preferito dall’azienda di Redmond, ossia il mercato del pc, universo di dominio incontrastato per Bill Gates. Nulla è lasciato al caso. Forte delle risorse immesse nel settore dell’audiovisivo Usa e di una intensa attività di lobbying con gli Studios hollywoodiani, la nuova strategia di Microsoft, evitando lo scontro diretto con i potenti broadcaster americani, tenta di arruolare le majors in una sfida che ha per oggetto il futuro dell’industria dell’intrattenimento domestico e che vede come veri competitors i colossi dell’elettronica di consumo, Sony in testa.
La Microsoft non è più sola. A guardare con avidità il mercato dell’elettronica di consumo è l’intero settore PC, a partire dai produttori di chip, come Intel, Ati e Ibm, e passando per tutti i principali rivenditori di personal computer come Hp, Dell, Toshiba e Fujitsu-Siemens, tutti convinti che il salotto di casa rappresenti la nuova oasi felice in grado di esorcizzare la progressiva saturazione del tradizionale mercato dei personal computer.
Ma i nuovi chip della Microsoft sono anche una success story del nostro paese. La Stm è uno dei maggiori produttori mondiali di chip con una leadership indiscussa nel settore della componentistica per set-top-box. La combinazione esclusiva di know-how nell’industria dei semiconduttori e dei sistemi hardware fanno di Stm una realtà, unica nel nostro paese, capace di competere ai più alti livelli nella sfida globale del mercato dei chip.
Con l’accordo appena annunciato, la Microsoft si assicura la possibilità di installare il proprio Media Player all’interno di lettori dvd, digital video recorders (dvrs), Lettori media portatili, modem in banda larga, oltre ovviamente ai set-top-box satellitari e a quelli per la nuova generazione del digitale terrestre. Grazie alle alte performance degli algoritmi di compressione del Media Player, i chip di Stm forniranno agli operatori, in particolare Tlc e broadcaster, nuovi dispositivi dai prezzi contenuti capaci di mettere a frutto tutte le nuove possibilità della distribuzione digitale on line. Assicurando a Bill Gates una finestra permanente, pardon Window, nello schermo di casa.
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