Economia

Draghi: pronti a tutto per preservare l’euro, “fidatevi, sarà sufficiente”

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Roma – La Banca Centrale Europea fara’ tutto quello che potra’ per preservare l’euro, il cui progetto e’ irreversibile.

Lo ha assicurato Mario Draghi, numero uno dell’istituto di Francoforte, escludendo l’ipotesi che un paese del blocco a 17 possa uscire dall’area della moneta unica.

“Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro. E credetemi: sarà abbastanza”.

I commenti di Draghi, intervenuto alla Global Investment Conference a Londra alla vigilia della cerimonia di apertura delle Olimpiadi, sono stati accolti con un isterico rialzo dai mercati. L’euro vira in positivo sopra $1,22. Borsa Milano oltre +4%.

Dal banchiere fiorentino e dai suoi soci gli operatori si aspettano presto un’iniziativa a sostegno dei bond di Spagna e Italia, ultimamente sotto pressione, o un intervento non ortodosso di politica monetaria in stile Federal Reserve.

Subito dopo mezzogiorno (vedi grafico a fianco) la borsa di Milano ha accelerato al rialzo e al momento guadagna oltre un punto percentuale. L’euro ha azzerato le perdite sul dollaro per poi virare in territorio positivo e quotare sopra $1,22 (+0,5%). Lo spread tra i tassi a 10 anni dell’Italia e quelli tedeschi e’ sceso sotto 500 punti.

Secondo quanto riportato dall’edizione on line del quotidiano spagnolo El Pais, la Bce starebbe studiando alcune misure per cercare di alleggerire la tensione sui nuovi anelli deboli dell’Eurozona, l’Italia e la Spagna.

Il quotidiano economico fa riferimento, in particolare, a un allentamento sulle garanzie obbligatorie che le banche devono presentare per poter ottenere i finanziamenti e a un probabile acquisto di asset da parte dell’Eurotower.

Le misure tampone citate da El Pais non sono comunque una novità. La Bce infatti aveva già previsto l’adozione di questi due provvedimenti ma a partire dal prossimo autunno. L’acuirsi della tensione invece starebbe spingendo la Banca Centrale Europea ad accelerare i tempi di intervento