
Siena – Tassi di interesse: giornata di rialzo per i listini azionari dell’area Euro sulla scia del buon andamento dei listini d’oltreoceano. In calo gli spread con quello italiano riportatosi in prossimità dei 300 pb.
La Bce ha annunciato che la scorsa settimana non sono stati acquistati bond governativi e che oggi drenerà 213,5 Mld€ dai 218 Mld€ della settimana precedente a causa della scadenza di 4,3 Mld€ di bond detenuti.
Intanto la Merkel, durante un discorso nel Saarland, ha ipotizzato una temporanea convivenza dei fondi Efsf/Esm la cui dotazione complessiva sarebbe di 700Mld€, di cui 200Mld€ derivanti dagli impegni di prestito presi verso Grecia, Irlanda e Portogallo e 500 Mld€ dal nuovo meccanismo Esm. Di conseguenza la dotazione dell’Esm rimarrebbe a 500 Mld€. Tuttavia non è chiaro cosa succederà ai rimanenti 240 Mld€ in dotazione dell’Efsf.
Il presidente della Bce Draghi, ieri in un intervento ha sollecitato i governi a continuare ad adottare misure decisive dopo che con l’aiuto della Bce sono riusciti a stabilizzare la fiducia degli investitori. Draghi ha ricordato che i paesi della zona Euro hanno preso importanti decisioni per rafforzare l’area attraverso il fiscal compact e l’anticipo di un anno dell’Esm.
In merito all’inflazione ha dichiarato che le aspettative a cinque e dieci anni sono in linea con l’obiettivo di stabilità a medio termine della Bce, aggiungendo che le autorità restano costantemente in allerta su questo aspetto. Inoltre ha affermato che l’Istituto ha a disposizione una serie di strumenti per assorbire la liquidità in eccesso, che includono l’aumento della riserva obbligatoria e depositi non solo a breve termine ma anche a lungo termine. Questi strumenti sono subito disponibili e possono essere usati quando sarà necessario.
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita una fonte anonima del governo greco, le elezioni in Grecia probabilmente si terranno il 6 maggio.
Oggi in Italia ci sarà l’asta sui titoli indicizzati all’inflazione e Ctz fino a 4 Mld€, mentre in Spagna saranno offerti titoli a breve termine fino a 5,5 Mld€.
Negli Usa listini azionari in rialzo, con l’indice S&P500 ai massimi da maggio 2008. L’ottimismo degli operatori è stato supportato dalle parole di Bernanke che hanno nuovamente riaperto l’ipotesi di manovre addizionali Fed.
Il presidente Fed, in un discorso incentrato sui recenti sviluppi del mercato del lavoro, ha preso atto dei recenti miglioramenti, risultati anzi più che proporzionali rispetto al tasso di espansione dell’economia. Allo stesso tempo ha però ricordato che, malgrado due anni di recuperi di posti di lavoro, il numero complessivo degli occupati rimane per più di 5 milioni di unità al di sotto del precedente picco massimo.
Secondo Bernanke pertanto il mercato del lavoro è ben lontano da condizioni di normalità. Il motivo sarebbe legato soprattutto a fattori contingenti attinenti principalmente alla debolezza della domanda sia dei consumatori sia delle imprese, per sostenere la quale occorre continuare la continuazione di politiche accomodanti. Manteniamo l’ipotesi di possibile annuncio del QE3 nella riunione di fine giugno, in coincidenza con la scadenza dell’Operation Twist.
Oggi sono attesi discorsi di altri membri Fed, oltre alla terza lezione che Bernanke terrà alla George Washington University sul tema : “La risposta della Fed alla crisi finanziaria”.
Valute: euro in deciso apprezzamento nella giornata di ieri con il cross che è riuscito a rompere la resistenza posta in area 1,33 dopo le parole di Bernanke sulla necessità di proseguire con la politica monetaria accomodante. Il cross in mattinata rimane ancora sopra quota 1,33 e, qualora dovesse riuscire a permanere sopra tale livello, non è da escludere un temporaneo ritorno vs quota 1,3450/1,35 in attesa delle riunione dell’Eurogruppo di venerdì.
Giornata di deprezzamento per lo yen in linea con il rialzo degli asset rischiosi. Verso euro il cross si è portato in prossimità della resistenza 110,80, con il livello successivo posto a 111,50. Supporto settimanale a 108,50. Dollaro/yen compreso tra il supporto 82 e la resistenza 83.
Materie Prime: giornata positiva per la maggior parte delle materie prime favorite dalle parole di Bernanke e dal deprezzamento del dollaro. All’interno dell’indice GSCI i rialzi migliori sono stati messi a segno da rame (+1,9%), argento (+1,5%), cotone (+1,4%) ed oro (+1,4%). Leggermente positivo il Brent (+0,3%). Non sono comunque mancate le eccezioni come i ribassi del gas naturale Usa (-2,1%) e dello zucchero (-3,3%).
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