Bruxelles – “Rischi al ribasso per intensificazione crisi debito“. Mario Draghi, presidente del Bce, lo afferma chiaramente aggiungendo che “i prezzi delle commodities minacciano la stabilità economica” e ribadendo che nel 2012 l’inflazione rimarrà probabilmente sopra il 2%. Ancora, “bene il rafforzamento del firewall, ma il rigore è necessario”. Draghi ha poi aperto alla possibilità di una nuova operazione di LTRO, dunque in caso di bisogno di una nuova maxi iniezione di liquidità, ricordando comunque la natura non standard di questi interventi.
Draghi ha parlato poi degli effetti benefici della maxi iniezione di liquidità operata dalla Bce in due tranche, attraverso le operazioni dell’LTRO (finanziamento alle banche a un tasso fisso dell’1% e per un arco temporale di tre anni).
Il governatore ha sottolineato che le misure non convenzionali hanno aiutato la crescita e soprattutto hanno contribuito a smorzare il clima di incertezza. “Le LTRO sono state lanciate a causa dello stress obbligazionario in atto e l’Europa ha avuto bisogno di queste misure”. E’ stato poi “incoraggiante aver visto che un numero maggiore di banche, soprattutto piccole, partecipare alla seconda operazione di LTRO”.
Intanto lancia un monito ai governi dell’Eurozona, a non perseguire solo con manovre recessive il consolidamento dei loro bilanci e i programmi di austerità. Evitare di ridurre gli investimenti e tagliare piuttosto la spesa pubblica improduttiva.
“Il consolidamento dei bilanci basato esclusivamente sull’aumento delle tasse è sicuramente recessivo. Idealmente dovrebbe essere fatto sulla base di una riduzione delle spese correnti, in particolare di quelle più improduttive, e non sulla riduzione della spesa per investimenti. Ma purtroppo in situazioni di urgenza è più facile ridurre la spesa in conto capitale che le spese correnti”.