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Draghi alla Bce: Germania piu’ soft. E come ripiego ora spunta il vertice Fmi

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Roma – I tedeschi sembrano essere più accomodanti all’idea di una ascesa di Mario Draghi come sostituto di Jean-Claude Trichet, a presiedere la Banca centrale europea. Fino a non poco tempo fa, erano proprio loro i più critici, i più decisi a contrastare un possibile ingresso degli italiani alla guida della BCE.

E invece ora, secondo quanto riporta il Wall Street Journal in un articolo, Wolfgang Schäuble, ministro delle finanze tedesco, sarebbe più aperto alla possibilità che Mario Draghi ottenga la carica più importante dell’istituto europeo. Schäuble sarebbe inoltre convinto che i paesi contro l’Italia faticherebbero ad ottenere il supporto necessario dai principali stati, per evitare che Draghi raggiunga la vetta.

Il segnale che arriva dalla Germania è molto importante, non solo perche è il paese più influente a livello europeo, ma perché fino a poco tempo fa sembrava essere l’ostacolo principale per Draghi.

Tuttavia, le parole decisive arriveranno dal cancelliere tedesco, Angela Merkel, che secondo gli analisti, dovrebbe conservare la sua posizione negativa, per ragioni riguardanti le preferenze dei tedeschi, più che per i meriti di Draghi. La maggior parte degli elettori tedeschi sembra infatti riluttante ad accettare come capo dell’istituto centrale, un membro di uno dei paesi più indebitati. Cresce nel paese il sentimento di frustrazione sulla situazione del debito e della richiesta di aiuti da parte dei paesi periferici.

La posizione ufficiale tedesca non è infatti negativa, ma si trova obbligata a seguire il sentimento della popolazione, secondo quanto scrive nell’articolo il WSJ. Diversi analisti sono infatti concordi nell’affermare che, se Draghi non fosse italiano, sarebbe senza dubbio il successore di Trichet, visto il forte rispetto che nutre in ambito internazionale.

La decisione finale sul successore di Trichet verrà presa solo verso la fine di giugno. E in caso di risultato negativo, per Draghi sembrano aprirsi le porte per la candidatira a direttore del Fondo Monetario Internazionale, con Dominique Strauss-Kahn, attuale direttore del Fondo, che potrebbe presto lasciare per candidarsi alla presidenza in Francia.