Al giro di boa, Dow Jones ed S&P500 mostrano un andamento debole e piuttosto volatile – l’indice della volatilita’ implicita, il Vix (VIX) e’ in rialzo di quasi l’1%. Va comunque segnalato in generale – e questo e’ uno spunto incoraggiante per i mercati – che si registrano volumi piu’ alti sui titoli in guadagno piuttosto che su quelli in ribasso.
A frenare il Dow Jones, in particolare il dato sugli ordini alle fabbriche rivelatosi peggiore delle attese.
Si mantiene invece in rialzo il Nasdaq – che ha comunque mostrato anch’esso una certa volatilita’ durante la mattinata – sostenuto dai guadagni dei settori semiconduttori (SOX), hardare (GHA), software e networking (GSO). I tre comparti sono trainati rispettivamente dalle indicazioni positive su Xilinx (XLNX – Nasdaq) e Altera (ALTR – Nasdaq), EMC (EMC – Nyse), Microsoft (MSFT – Nasdaq) e BEA Systems (BEAS – Nasdaq).
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La volatilita’ mostrata dai listini sembra aumentare con l’avvicinarsi dell’annuncio ufficiale – previsto alle 13:15 ora di New York – del pacchetto pacchetto di sgravi fiscali da $600 miliardi teso a stimolare la crescita economica USA.
Componente importantissima del pacchetto, che ieri ha riscosso entusiasmo sui mercati determinando un rally degli indici – e’ l’abolizione delle tasse sui dividendi pagati agli azionisti. La Casa Bianca ha confermato che piuttosto che proporre un taglio del 50% su questa tassa, come sembrava intenzionato a fare fino a pochi giorni fa, il presidente intende eliminarla del tutto. La notizia ha fin da ieri favorito negli scambi i titoli delle societa’ che distribuiscono dividendi.
Secondo Tony Crescenzi , responsabile dell’Ufficio Stdi della boutique finanziaria Miller Tabak & Co, il programma di Bush ha buone possibilita’ di rivelarsi molto efficace e semmbra contenere vantaggi generali per tutti cosi’ come per Wall Street e per la Corporate America.
Da segnalare che dopo giorni e giorni di crescita, torna a calare leggermente il prezzo del petrolio dopo che un ufficiale dell’Opec ha dichiarato che l’Arabia Saudita ed altri membri dell’organizzazione dei Paesi produttori di petrolio supporteranno un incremento dell’output di greggio di 2 milioni di barili al giorno. La mossa intende controbilanciare il calo della produzione di petrolio dovuto allo sciopero in atto in Venezuela. In rosso titoli come Exxon Mobil (XOM – Nyse), BP Amoco (BP – Nyse) Royl Dutch (RD – Nyse).
Tra gli spunti negativi societari vanno segnalati:
► Apple (AAPL – Nasdaq) la banca d’affari Merrill Lynch ha ripreso la copertura del titolo con un rating “sell”. L’analista di Merrill Steve Milunovich ritiene che Apple dispone di una limitata gamma di prodotti e prevede che l’azienda continuera’ a perdere quote di mercato. Milunovich prevede che le vendite di dicembre della societa’ saranno di $1,45 miliardi, cioe’ $50 milioni al di sotto del consensus di Thomson First Call. Il titolo e’ in ribasso
► Il retailer del lusso Tiffany (TIF – Nyse) ha ridotto le stime sugli utili del quarto trimestre. Il titolo e’ in calo.
► Yahoo! (YHOO – Nasdaq) prevede che nel quarto trimestre le vendite attese dall’azienda sono di $275 milioni, contro i $278 milioni previsti dal consensus di Multex. Per il 2003 il fatturato atteso sarebbe di $1,075-$1,175 miliardi contro le stime degli analisti di $1,16 miliardi. Sebbene la storia sia apparsa sul sito di AFP, il link adesso e’ stato eliminato, e non e’ possibile dare conferma della vicenda. Il titolo perde quasi l’1%.
► JP Morgan (JPM – Nyse) la banca d’affari Lehman Brothers ha ridotto le stime sugli utili del gruppo finanziario e blue chip del Dow Jones. Performance debole e volatile del titolo
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