JOHNSON & JOHNSON
tenta di superare la resistenza statica
Johnson & Johnson, (PC 54.82 USD), società leader nel settore prodotti per la salute, ha subìto una progressiva discesa da aprile a novembre 2003, passando da 59.08 a 48.05 dollari, con una perdita del – 19,00 % circa.
A partire dagli ultimi mesi del 2003, il titolo è riuscito a consolidare al di sopra del supporto a 48.00/49.00 ed ha proseguito il suo movimento laterale fra 48.00/49.00 e la resistenza statica a quota 55.00, con livello intermedio a 52.50.
Nelle ultime sedute il titolo sta cercando di portarsi al di sopra della resistenza statica a 55.00, non fornendo ancora un chiaro segnale.
Una chiusura sopra 56.00, abbastanza probabile, segnalerebbe un chiaro aumento delle pressioni al rialzo, proponendo una salita con obiettivo 58.00/59.00, con possibili estensioni a 61.00, dove dovrebbero comunque scattare le prese di beneficio.
Tale scenario si allontanerebbe già al di sotto di 54.00, con possibile discesa a 52.50 e possibili estensioni a 51.00.
Da segnalare il progressivo miglioramento della Relative Performance del titolo nei confronti dell’indice DJIA nelle ultime settimane.
Di cosa parleremo oggi?
Dopo aver esaminato i titoli con il maggior peso nell’indice DJIA, procediamo con le analisi andando ad esaminare i 7 titoli seguenti.
Abbiamo dedicato la prima pagina a Johnson & Johnson che cresce come peso all’interno dell’indice.
A coloro che fossero interessati all’analisi di titoli del Nasdaq100, segnaliamo il Nasdaq 100 Report, curato da Romano De Bortoli.
Come sempre, se avete richieste, proposte, commenti, sarete i benvenuti.
Buona lettura.
Altria Group (PC 48.90 USD)
Dopo aver toccato un minimo relativo a 27.70 a fine marzo 2003, il titolo ha avviato un robusto rally che ha condotto le quotazioni a 58.96 a metà marzo scorso (in prossimità del massimo storico a 59.37 dell’aprile ’98), realizzando una performance del 113%.
La recente correzione ha accelerato nelle ultime sedute violando il supporto statico a 52.00, fino a raggiungere quota 48.50 (min. 48.30).
L’aumento di volatilità nella recente discesa fornisce un grosso interrogativo sulla ripresa del movimento rialzista per le prossime settimane/mesi: la violazione di 47.00, fornirebbe infatti un ulteriore segnale di debolezza che avvierebbe un movimento ribassista con obiettivi 43.00 e quindi 39.00/40.00, dove si dovrebbe avere una reazione tecnica.
Tale scenario si allontanerebbe al di sopra di 53.00, ma per avere un nuovo segnale rialzista è necessario attendere un ritorno al di sopra di 55.00, improbabile al momento.
Coca Cola Co. (PC 49.68 USD)
A inizio anno, il titolo si è portato al di sopra della trendline ribassista in essere da metà ’98, andando poi a testare la resistenza statica a quota 53.00. Il successivo movimento di pull-back ha ricondotto le quotazioni verso la trendline precedentemente violata, in transito a 47.00/48.00, dove sono tornati gli acquisti determinando un movimento laterale/moderatamente positivo fra 47.00 e 53.00.
Per le prossime settimane è possibile uno spostamento verso l’alto di tale canale fra 48.00/49.00 e 53.50/54.50.
Debolezza al di sotto di 47.00, con conseguente correzione verso il forte supporto statico a 42.00/43.00.
Citigroup (PC 46.18 USD)
Il prolungato rally che ha caratterizzato il titolo da settembre 2002 a fine aprile scorso, ha consentito alle quotazioni di passare da 24.42 a 52.88 (+ 116%), andando quindi a testare la forte area di resistenza statica a 53.00/54.00.
La successiva correzione tecnica ha raggiunto gli obiettivi indicati a 45.00/46.00 (min. 44.83).
Per le prossime settimane sono possibili rimbalzi tecnici verso 47.50 e quindi 48.50/49.00, ma finché le quotazioni stazionano sotto tali livelli permane il rischio di una ripresa della discesa.
Le vendite scatterebbero nuovamente con la violazione di 45.00, con obiettivo il supporto critico a 42.50 la cui tenuta è fondamentale pena il deterioramento del quadro tecnico per i prossimi mesi.
American Express (PC 48.37 USD)
Il superamento dell’importante resistenza statica a quota 45.00, a metà 2003, ha consentito al titolo di proseguire con forza il suo movimento rialzista e di portarsi, a febbraio 2004, in prossimità della resistenza a 55.00/56.00, dove sono prevalse le vendite favorendo una correzione verso 47.50.
Per le prossime sedute finché le quotazioni permangono al di sotto di 51.00 permane il rischio di una continuazione della discesa verso 44.00/45.00.
Un primo segnale positivo si avrebbe a seguito del superamento di quota 51.00, che avvierebbe una fase laterale di riaccumulazione compresa fra 47.50 e 53.00, prima di riprendere la salita verso 56.00.
General Motors (PC 43.89 USD)
Grazie al rally avviatosi a marzo 2003, il titolo è riuscito a portarsi, a inizio 2004, al di sopra della trendline ribassista in essere dal 2000, arrivando a toccare un massimo a 55.55 a gennaio ’04 (+ 87% rispetto ai minimi di marzo ’03).
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un movimento correttivo che ha portato le quotazioni al test di 45.00, perforandolo ancora in modo marginale nelle ultime sedute.
La tenuta di tale livello appare ora essenziale per evitare una correzione più profonda verso il forte supporto statico a 41.00/42.00.
Un segnale indubbiamente positivo si avrebbe a seguito del superamento di quota 50.00, che riproporrebbe il test di 55.00 e quindi di 61.00/62.00.
Merck & Co (PC 46.62 USD)
Nelle ultime settimane il titolo sta cercando di consolidare al di sopra del supporto statico a quota 43.50 e dovrebbe effettuare per i prossimi mesi un movimento laterale compreso fra tale livello e 54.00, con livelli intermedi a 48.50 e 50.00.
Il quadro tecnico si indebolirebbe chiaramente in caso di violazione del supporto a 43.50, che determinerebbe una nuova correzione con obiettivi 42.00 e quindi 40.50, dove dovrebbero però tornare gli acquisti.