Mercati

DOW JONES REPORT: ANALISI TITOLI 20100211

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Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari
DOW JONES REPORT

Giovedì, 11 febbraio 2010
SOTTO LA LENTE:
Johnson & Johnson -Prove di rimbalzo

Dopo un movimento laterale fra 58.80 e 62.80 il titolo ha avviato nel novembre 2009 una salita che ha portato al test di quota 65, dove sono prevalse le vendite. La correzione delle ultime settimane ha riportato le quotazioni in prossimità della resistenza superata nel novembre scorso, a 62-63 dollari.
Per le prossime settimane: è probabile un tentativo di rimbalzo verso 64, il cui superamento favorirebbe un ritorno al test di 65-66 dollari.
Segnale negativo in caso di violazione di quota 61, che proporrebbe il test del supporto chiave a 59 dollari.

Analisi a cura di: Giorgio Sogliani

Nella prima pagina forniamo un aggiornamento su Johnson & Johnson, che potrebbe effettuare un rimbalzo dopo le recenti discese.

Come sempre, se avete richieste, proposte, commenti, sarete i benvenuti.

Buona lettura

Il prossimo aggiornamento sarà effettuato giovedì 18 febbraio 2010

United Technologies (PC 66.11 USD)
Dai minimi di marzo 2009, a 37.40 dollari, si è progressivamente portato a quota 73.
Per le prossime sedute: è probabile un tentativo di rimbalzo verso 68, ma solo col superamento di tale resistenza sarà possibile vedere un rally con obiettivo 75.50/76.00.
Netto peggioramento sotto 63, con test a 53.

Kraft Foods (PC 28.21 USD)

Da fine 2008 le quotazioni stanno disegnando una composita formazione a Testa & Spalle rovesciato, con implicazioni rialziste. Il punto di minimo della formazione è a 20.80, la cosiddetta Neckline (la linea di tendenza che congiunge i massimi della formazione) è attualmente in fase di test e passa a 28.50/29.00. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un primo tentativo di superamento della neckline, mentre attualmente è in corso un movimento di congestione fra 27 e 30.
Per le prossime settimane: se le quotazioni si portassero stabilmente sopra 28.50 (sono aumentate le probabilità in tal senso) si avrebbe conferma di un movimento a rialzo con obiettivi individuabili a 32 e 35 (estensioni a 37.50/38).
Segnali di indebolimento sotto 27, con il rischio di discese a 25 e 23.

Exxon Mobil (PC 64.73 USD)
Da inizio 2009 il titolo sta consolidand0 sopra 63-64, portandosi ripetutamente in prossimità dell’area di resistenza a 75-77.
Per le prossime settimane: è in corso un test della parte bassa della banda di oscillazione e, nell’immediato è probabile un consolidamento sopra 65 prima di un rimbalzo verso 68/70.
Deciso indebolimento sotto 62, con possibilità di accelerazioni a testare 53/55.

IBM (PC 122.21 USD)
La prolungata salita avviatasi nel novembre 2008 sul minimo a 69.50 si è arrestata nelle ultime settimane, dopo il massimo registrato 134.25.
Per le prossime settimane: rimane probabile una prosecuzione della correzione in corso, con estensioni a 115/117.
Solo su ritorni sopra 130 sarebbe possibile ipotizzare una ripresa della salita, con obiettivo 140.

General Electric (PC 15.69)
Il movimento laterale fra 14 e 17.50 si protrae ormai dal settembre scorso.
Per le prossime settimane: il quadro è debole/laterale, sebbene rimanga possibile un consolidamento al di sopra di quota 15. Un segnale positivo si avrebbe in caso di stabile ritorno sopra 16.50, ma una chiara presa di direzionalità si avrà solo con il superamento di 17.50, con la possibilità di un rally a testare 18.50/19.00.
Un ritorno al di sotto dell’importante supporto statico a quota 14.00/50, avvierebbe invece una rapida correzione a testare 13 e quindi 12.20.

Alcoa (PC 13.16 USD)
Il consolidamento sopra 11.80 che aveva caratterizzato il periodo agosto-dicembre 2009 è stato seguito da una salita che ha portato al superamento della resistenza a 15.00/10 e al test di 17.50/60. A gennaio sono prevalse le vendite, che hanno ricondotto in accelerazione le quotazioni verso 12.30/60.
Per le prossime sedute: è in atto un tentativo di stabilizzazione sopra 12.30 e al di sotto si quota 14, ma il quadro si è decisamente indebolito. Una violazione di 12.30 potrebbe avviare una nuova discesa in accelerazione con primo obiettivo individuabile a 11.00/30.
Segnali di miglioramento in caso di stabile ritorno sopra 14 dollari, ma per vedere un ritorno delle pressioni a rialzo occorre un superamento di quota 15 accompagnato da volumi crescenti.

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Legenda

I dati relativi ad indici di Borsa, titoli azionari ed obbligazionari, commodities, valute, derivati sono forniti da information provider quali: Bloomberg, e-Signal, Il Sole24Ore, STB.

Le analisi effettuate non si configurano come consulenza e non devono intendersi come una sollecitazione all’investimento o all’attività di trading ma come un servizio di informativa finanziaria standard. I livelli di supporto, resistenza ed i prezzi obiettivo sono individuati esclusivamente applicando i criteri, le metodologie ed i dettami di pertinenza dell’analisi tecnica dei mercati finanziari, con un orizzonte temporale di breve periodo.

I risultati (guadagni o perdite) – qualora indicati – relativi a questo servizio si riferiscono ai dati storici ed a quanto avvenuto fino alla data della sua elaborazione e pertanto non sono indicativi di risultati futuri. Salvo diversamente specificato, sono considerati al lordo di commissioni, competenze ed oneri a carico dell’utente che decida di effettuare attività di compravendita degli strumenti finanziari oggetto del servizio stesso.

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La rotazione e la scelta dei titoli analizzati nel presente report ha il solo scopo di garantire la periodica copertura dei valori mobiliari che compongono l’indice di riferimento.

Note terminologiche:

Trend: tendenza, che può essere ulteriormente qualificata come di:
Brevissimo periodo: 1-2 giorni
Breve periodo: 2-10 giorni.
Medio periodo: 10-30 giorni.
Lungo periodo: oltre i 30 giorni.
PC: prezzo corrente, ovvero prezzo di mercato al momento dell’analisi.
PR: prezzo di riferimento, inteso come prezzo di chiusura della seduta precedente.
momentum: indica la velocità/accelerazione del mercato “pesata” per i volumi.
mm: media mobile.
rally: movimento a rialzo, spesso successivo a una forte discesa e a una fase di riaccumulazione.
gap: area di prezzi non battuta, con conseguente movimento a balzo verso l’alto (gap-up) o il basso (gap-down) delle quotazioni rispetto alla rilevazione precedente.
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