Mercati

DOW JONES REPORT: ANALISI TITOLI 20091022

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Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari
DOW JONES REPORT

Giovedì, 22 ottobre 20009

SOTTO LA LENTE:
Exxon Mobil – Pausa prima del test a 74/75

afico candlestick, rilev. giornal., maggio – ottobre 2009

A inizio 2009 è iniziato un ampio movimento laterale compreso fra 64 e 75 dollari (ampiezza pari a circa 16 punti percentuali). Negli ultimi mesi il grafico è stato caratterizzato da una serie di massimi discendenti, fino al nuovo test del supporto a quota 66. Il rally partito a ottobre ha ricondotto con decisione il titolo in prossimitè della forte resistenza statica a 75.

Per le prossime sedute: nell’immediato è probabile una fase di consolidamento sopra 70/71, area di supporto dove transitano anche le medie mobili a 200 e a 20 giorni. Se le quotazioni si manterranno sopra tale area, saranno possibili nuovi impulsi a rialzo con obiettivi 77 e 80 dollari.
Le spinte a rialzo per le prossime settimane diminuirebbero sotto 69, riproponendo il movimento laterale fra 64 e 75.

Analisi a cura di: Giorgio Sogliani

Nella prima pagina forniamo un aggiornamento dell’analisi di Exxon, le cui quotazioni sono vicine all’area di resistenza a 74/75 dollari.

Come sempre, se avete richieste, proposte, commenti, sarete i benvenuti.

Buona lettura

Il prossimo aggiornamento sarà effettuato giovedì 5 NOVEMBRE 2009

3M (PC 76.33 USD – 19/08/09 div. 0.51 USD)
Dopo un consolidamento fra 55 e 62, il titolo ha avviato una decisa salita che ha condotto le quotazioni al test della resistenza a 75, superata nelle ultime settimane
Per le prossime settimane: il superamento di quota 75 rende possibili, a tendere, nuove salite a testare l’area di resistenza a 82-85 dollari.
Segnali di indebolimento sotto 70, poco probabile al momento, con possibili ulteriori correzioni a ribasso verso 64/65.

Caterpillar (PC 58.40 USD – 16/07/09 div. 0.42 USD)

Il deciso rally avviatosi a 21.71 nel marzo scorso ha condotto le quotazioni al test dell’importate area di resistenza a 59/62.
Per le prossime settimane: è probabile una pausa correttiva e di consolidamento sopra 50/52, prima di vedere un tentativo di stabile superamento di quota 62 con obiettivo 70/72.
Chiara attenuazione delle pressioni rialziste sotto 47, con la possibilità di correzioni ulteriori a testare l’area di supporto a 42-43 dollari.

Kraft Foods (PC 27.42 USD – 26/06/09 div. 0.29 USD)
Il rally partito a marzo 2009 ha portato il titolo da 20.80 a 29, dove sono prevalse le vendite. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un ritorno degli acquisti in prossimità di quota 26 dollari.
Per le prossime settimane: possibile consolidamento fra 25.50 e 28.50/29.00.
Indebolimento del quadro tecnico sotto 25.50, con possibile discesa a testare 23.80/24.00.

Boeing (PC 50.63 USD – 05/08/09 div. 0.42 USD)
La correzione di giugno scorso ha ricondotto il titolo in prossimità di 40 dollari, dove sono tornati gli acquisti, che hanno riproposto il test della resistenza a quota 53.
Per le prossime settimane: è probabile una pausa sopra 47.00, prima di possibili nuovi spunti a rialzo con obiettivi 60 e quindi 68/70.
Attenuazione delle pressioni a rialzo in caso di discese confermate al di sotto di 47, con possibile correzione a 39/40.

Home Depot (PC 26.32 USD –01/12/09 div. 0.225 USD)
Dall’agosto scorso il titolo sta effettuando una pausa sopra 25 e sotto 28.50.
Per le prossime settimane: i recenti segnali di perdita di momentum rialzista rendono probabile una pausa sopra 24.00. Solo un rapido ritorno sopra 28 renderebbe possibili nuove salite con obiettivo la vicina area di resistenza a 30-31 dollari.
Un ritorno al di sotto del supporto statico a quota 24 potrebbe avvierebbe invece una rapida correzione a testare 22, quindi il supporto a quota 19.

McDonald’s (PC 57.34 USD – 04/04/09 div. 0.50 USD)
E’ in corso da inizio 2008 un ampio movimento laterale fra 48 e 68 dollari. Nelle ultime settimane le quotazioni si sono portate nella parte centrale della banda di oscillazione.
Per le prossime sedute: il quadro rimane laterale. A superamento di 57/58 si avrebbe un primo segnale direzionale con obiettivi a 59 e 61/62.
Una discesa confermata sotto 54 riproporrebbe il test di 52, con estensioni a 50.00/50.

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Legenda

I dati relativi ad indici di Borsa, titoli azionari ed obbligazionari, commodities, valute, derivati sono forniti da information provider quali: Bloomberg, e-Signal, Il Sole24Ore, STB.

Le analisi effettuate non si configurano come consulenza e non devono intendersi come una sollecitazione all’investimento o all’attività di trading ma come un servizio di informativa finanziaria standard. I livelli di supporto, resistenza ed i prezzi obiettivo sono individuati esclusivamente applicando i criteri, le metodologie ed i dettami di pertinenza dell’analisi tecnica dei mercati finanziari, con un orizzonte temporale di breve periodo.

I risultati (guadagni o perdite) – qualora indicati – relativi a questo servizio si riferiscono ai dati storici ed a quanto avvenuto fino alla data della sua elaborazione e pertanto non sono indicativi di risultati futuri. Salvo diversamente specificato, sono considerati al lordo di commissioni, competenze ed oneri a carico dell’utente che decida di effettuare attività di compravendita degli strumenti finanziari oggetto del servizio stesso.

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La rotazione e la scelta dei titoli analizzati nel presente report ha il solo scopo di garantire la periodica copertura dei valori mobiliari che compongono l’indice di riferimento.

Note terminologiche:

Trend: tendenza, che può essere ulteriormente qualificata come di:
Brevissimo periodo: 1-2 giorni
Breve periodo: 2-10 giorni.
Medio periodo: 10-30 giorni.
Lungo periodo: oltre i 30 giorni.
PC: prezzo corrente, ovvero prezzo di mercato al momento dell’analisi.
PR: prezzo di riferimento, inteso come prezzo di chiusura della seduta precedente.
momentum: indica la velocità/accelerazione del mercato “pesata” per i volumi.
mm: media mobile.
rally: movimento a rialzo, spesso successivo a una forte discesa e a una fase di riaccumulazione.
gap: area di prezzi non battuta, con conseguente movimento a balzo verso l’alto (gap-up) o il basso (gap-down) delle quotazioni rispetto alla rilevazione precedente.
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