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DOW JONES REPORT: ANALISI TITOLI 20090305

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Giovedì, 05 marzo 2009

SOTTO LENTE:
3M – Tentativo di rimbalzo

3M: grafico candlestick, rilev. giornal., sett. 2008 – mar. 2009

Da ottobre 2007 a marzo 2009 le quotazioni sono passate da 97 dollari a 42.70: -56%. Nelle ultime sedute si è però verificato un tentativo di rimabalzo sui minimi a 42.70/43.00.
Per le prossime sedute: se le quotazioni riescono a mantenersi sopra quota 43 è possibile una prosecuzione del rimbalzo con primo obiettivo 48 dollari, il cui superamento consentirebbe prima a 52 e quindi a 55/57.
Il quadro tecnico peggiorerebbe nuovamente in caso di ritorni sotto 42.70, con il rischio di rapide discese a testare 38/39.

Analisi a cura di: Giorgio Sogliani

Questa settimana ci occuperemo di 6 titoli il cui peso all’interno del DJIA è pari a circa il 22 %.
Nella prima pagina forniamo un aggiornamento su 3M, alle prese con un tentativo di consolidamento.

Come sempre, se avete richieste, proposte, commenti, sarete i benvenuti.

Buona lettura

Il prossimo aggiornamento sarà effettuato giovedì 19 marzo 2009

JP Morgan (PC 19.30 USD – 02/01/09 div. 0.38 USD)
Il movimento a espansione in essere dal 2007 (massimi e minimi divergenti) ha finora condotto il titolo a toccare estremi a 17.70 e 51 dollari (97% di ampiezza).
Per le prossime settimane: il quadro rimane debole. Il recente tentativo di consolidamento non è ancora riuscito a riportare fornire un segnale di attenuazione delle pressioni a ribasso, che si avrebbe solo a superamento di 28, per ora prematuro.
Nuovo peggioramento sotto 19, con il rischio di rapide discese a testare 16-17.

Boeing (PC 30.31 USD – 04/02/09 div. 0.42 USD)
Le recenti discese hanno portato il titolo a toccare nuovi minimi a 29.
Per le prossime settimane: il quadro rimane debole, sebbene nell’immediato sia possibile un rimbalzo a testare 35.00.
Nuovo peggioramento sotto 29, con discese a 26.

Chevron (PC 59.28 USD – 12/02/09 div. 0.65 USD)
Le recenti discese hanno portato il titolo in prossimità di 57, a poche lunghezze dai minimi di ottobre 2008, a 55/56.
Per le prossime sedute: il quadro di fondo è debole. Nell’immediato sono possibili rimbalzi a 65, ma solo sopra quota 75 si avrebbe un segnale di effettiva attenuazione delle pressioni ribassiste in essere.
Nuovo peggioramento sotto 55, con discesa verso quota 50.00.

Exxon Mobil (PC 65.68 USD – 06/02/09 div. 0.40 USD)
Le recenti discese hanno ricondotto il titolo a quota 65.
Per le prossime settimane: il quadro si è nuovamente indebolito e solo un rimbalzo che riporti le quotazioni sopra 74 fornirebbe un primo segnale di attenuazione delle pressioni a ribasso, con possibile successivo rally a 80.
Ulteriore peggioramento sotto 62, con il rischio di nuove discese a 55/56.

Pfizer (PC 12.50 USD – 04/02/09 div. 0.32 USD)

Le recenti discese hanno portato il titolo a toccare nuovi minimi a 11.60.
Per le prossime settimane: il quadro è debole, ma nell’immediato è possibile un rimbalzo a 13.70/14.00 il cui superamento proporrebbe il test di 15.50/16.00.
Nuovo peggioramento sotto 11.50, con possibile prosecuzione della discesa verso quota 10.00.

Coca Cola (PC 39.73 USD – 11/03/2009 div. 0.41 USD)
Nelle ultime sedute il titolo ha avviato una discesa che ha finora portato poco sotto 39 dollari.
Per le prossime settimane: il quadro si è nuovamente indebolito, con il rischio di discese verso 34/35. Occorre un rapido ritorno sopra 43 per vedere un’attenuazione delle pressioni a ribasso.
L’eventuale ritorno sopra 43 consentirebbe un rally con obiettivo 45.50/46.00.

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LEGENDA
Trend: tendenza, che può essere ulteriormente qualificata come di:
Brevissimo periodo: 1-2 giorni
Breve periodo: 2-10 giorni.
Medio periodo: 10-30 giorni.
Lungo periodo: oltre i 30 giorni.
PC: prezzo corrente, ovvero prezzo di mercato al momento dell’analisi.
PR: prezzo di riferimento, inteso come prezzo di chiusura della seduta precedente.
momentum: indica la velocità/accelerazione del mercato “pesata” per i volumi.
mm: media mobile.
rally: movimento a rialzo, spesso successivo a una forte discesa e a una fase di riaccumulazione.
gap: area di prezzi non battuta, con conseguente movimento a balzo verso l’alto (gap-up) o il basso (gap-down) delle quotazioni rispetto alla rilevazione precedente.

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