Mercati

DOW JONES REPORT: ANALISI TITOLI 20090219

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Giovedì, 19 febbraio 2009
SOTTO LA LENTE:
MERK – In consolidamento sopra 26.50

Merk (PC 28.78 USD – 03/12/2008 div. 0.38 USD)

Il rally avviatosi a novembre 2008 dal minimo a 22.80 ha condotto il titolo in prossimità di 33, dove sono poi prevalse le vendite.
Per le prossime sedute: il consolidamento delle ultime settimane fra 26.80/27.00 e 32.00 dovrebbe proseguire. Chiaro miglioramento in caso di ritorno sopra 32.00, con la possibilità di impulsi a rialzo a testare 34.00 e 37.00.
Il quadro tecnico peggiorerebbe in caso di ritorni sotto 26.80, con il rischio di rapide discese a testare 24.00/50.

Analisi a cura di: Giorgio Sogliani

Questa settimana ci occuperemo di 6 titoli il cui peso all’interno del DJIA è pari a circa il 22 %.
Nella prima pagina forniamo un aggiornamento su Merck, in fase di consolidamento.

Come sempre, se avete richieste, proposte, commenti, sarete i benvenuti.

Buona lettura

Il prossimo aggiornamento sarà effettuato giovedì 5 marzo 2009

JP Morgan (PC 22.24 USD – 02/01/09 div. 0.38 USD)
Il movimento a espansione in essere dal 2007 (massimi e minimi divergenti) ha finora condotto il titolo a toccare estremi a 17.70 e 51 dollari (97% di ampiezza).
Per le prossime settimane: il titolo sta tentando di consolidare sopra quota 20, pur in un contesto di perdurante debolezza.
Nuovo peggioramento sotto 20, con il rischio di rapide discese a testare 16-17.

Boeing (PC 38.48 USD – 04/02/09 div. 0.42 USD)
Il consolidamento avviatosi a quota 36 a fine 2008 ha consentito una risalita verso 47, dove sono poi prevalse le vendite.
Per le prossime settimane: possibile prosecuzione del consolidamento nell’a,pia banda fra 36 e 47, con un quadro tecnico laterale-debole.
Negativa la violazione del supporto a 36, con il rischio di rapide discese verso 32/33.

Chevron (PC 67.38 USD – 12/02/09 div. 0.65 USD)
Da novembre 2008 è in corso un movimento laterale fra 65 e 82 dollari.
Per le prossime sedute: le recenti discese hanno definito un quadro laterale-debole. La tenuta di quota 65 dovrebbe consentire un rally con obiettivi 72 e 76.
Segnali di indebolimento in caso di violazione di quota 65, con discese a testare 62/63 e quindi 60.

Exxon Mobil (PC 72.48 USD – 06/02/09 div. 0.40 USD)
Il rally avviatosi a ottobre 2008 ha consentito una decisa risalita, da 56 a 84 dollari. Nelle ultime settimane si è verificato un consolidamento sopra 73/74, supporto recentemente violato in modo marginale.
Per le prossime settimane: se il titolo torna rapidamente sopra 74 sono possibili risalite a testare la resistenza a 83/84, con la possibilità di estensioni a 90.
Chiaro indebolimento sotto 70, con probabile discesa a testare 67 e quindi 60/62.

Johnson & Johnson (PC 56.11 USD – 20/02/09 div. 0.46 USD)

Il titolo sta consolidando da alcuni mesi sopra 54 e al di sotto di 61.
Per le prossime settimane: finché probabile prosecuzione del movimento di consolidamento sopra delineato. A superamento di 61, test a 64/65.
Indebolimento sotto 54/55, con conseguente discesa a testare 52 e 48/49.

Coca Cola (PC 43.03 USD – 26/11/08 div. 0.38 USD)
A partire da ottobre 2008 è in corso un movimento laterale nella banda compresa fra 40/41 e 47/48, con livello intermedio rilevante a 45.
Per le prossime settimane: se le quotazioni si mantengono al di sopra di 42 è possibile l’avvio di un rally a testare 45 e quindi la parte alta della banda sopra indicata.
Peggioramento sotto 40, con il rischio di rapide discese a 37 e 33/35.

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LEGENDA
Trend: tendenza, che può essere ulteriormente qualificata come di:
Brevissimo periodo: 1-2 giorni
Breve periodo: 2-10 giorni.
Medio periodo: 10-30 giorni.
Lungo periodo: oltre i 30 giorni.
PC: prezzo corrente, ovvero prezzo di mercato al momento dell’analisi.
PR: prezzo di riferimento, inteso come prezzo di chiusura della seduta precedente.
momentum: indica la velocità/accelerazione del mercato “pesata” per i volumi.
mm: media mobile.
rally: movimento a rialzo, spesso successivo a una forte discesa e a una fase di riaccumulazione.
gap: area di prezzi non battuta, con conseguente movimento a balzo verso l’alto (gap-up) o il basso (gap-down) delle quotazioni rispetto alla rilevazione precedente.

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