Ancora licenziamenti alla Dow Jones (DJ – Nyse), il colosso dell’editoria finanziaria che pubblica il Wall Street Journal.
Peter Kann, chairman e CEO, ha annunciato che entro la prossima settimana l’azienda licenziera’ 230 tra giornalisti e impiegati, pari al 3,2% della forza lavoro. Motivo: il continuo calo del fatturato pubblicitario. Per i dipendenti che rimangono, ha detto Kann, sara’ deciso il congelamento di stipendi e salari correnti.
La societa’ (che oltre al WSJ controlla anche Barron’s, Far Eastern Economic Review, Dow Jones Newswires e i Dow Jones Indexes), ha deciso anche la riduzione drastica di tutti i bonus per l’anno in corso e per il 2003, e in moltissimi casi, la loro abolizione. Lo stesso Kann non ricevera’ il bonus per il 2002.
Questa e’ l’ultima tornata di una lunga serie licenziamenti alla Dow Jones, secondo quanto scrive lo stesso WSJ, attuati sin da quando il business dell’editoria finanziaria ha cominciato ad accusare il pesante calo di fatturato proveniente dalle inserzioni pubblicitarie.
Compreso il taglio appena annunciato, dal 2000 la Dow Jones ha gia’ mandato a casa 1.120 persone. I dipendenti sono attualmente 7.011.
Il forte calo della pubblicita’ da parte di inserzionisti del settore finanziario e tecnologico (dovuto alla recessione e ai crolli in borsa) ha provocato una perdita netta operativa per gli ultimi cinque trimestri consecutivi, riguardo alle attivita’ di publishing del gruppo.