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DOW JONES: ANCORA GUAI PER COLPA DI BRIDGE

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Dow Jones & Co (DJ) e’ nei guai a causa di Bridge Information System, uno dei suoi principali concorrenti a cui e’ ancora legata dal contratto di vendita di Telerate, la divisione specializzata nella diffusione di informazioni sull’andamento dei mercati finanziari, ceduta alla stessa Bridge nel 1998, dopo una gestione complessivamente fallimentare.

Secondo quanto previsto dal contratto di cessione, Dow Jones & Co (editrice del Wall Street Journal) si e’ impegnata a subentrare a Bridge nel caso in cui questa non fosse in grado di sopportare gli oneri derivanti dalla gestione di Telerate. Eventualita’ che sta prendendo sempre piu’ consistenza.

Bridge deve infatti pagare, entro il 15 febbraio prossimo, 12 milioni di dollari a Cantor Fitzgerald Securities e Data Corp, due dei suoi principali fornitori di informazioni finanziarie, ma stando alle dichiarazioni degli stessi creditori non sarebbe in grado di adempiervi, anche per via di una crisi di liquidita’ che ha colpito la societa’ engli ultimi mesi.

A questo punto dovrebbe essere Dow Jones ad intervenire accollandosi il pagamento dei 12 milioni di dollari al posto di Bridge.

Che Bridge (uno dei principali concorrenti di Dow Jones, insieme a Bloomberg e Reuters) non viaggi in acque tranquille lo dimostrano anche le sue performance in un mercato dell’informazione finanziaria sempre piu’ agguerrito.

Secondo una stima fatta da TowerGroup, Bridge e’ passata da una quota di mercato pari al 14,2% lo scorso anno ad una del 13% nel 2000.

Rassicurazioni arrivano pero’ dal quartier generale di Bridge. “Onoreremo tutti gli impegni finanziari fin qui presi – ha commentato un portavoce della societa’ – Siamo intenzionati a mantenere la nostra quota di mercato e a continuare il trend positivo che sta interessando le vendite. In questo modo risolveremo anche gli attuali problemi di liquidita’”.

Nel 1998 Dow Jones ha ceduto Telerate a Bridge ad un prezzo inferiore rispetto a quello a cui l’aveva acquistata negli anni ’80. La societa’ editrice del Wall Street Journal aveva pagato Telerate circa 1,6 miliardi di dollari per poi rivenderla a Bridge per un valore complessivo di 510 milioni.

Il contratto di cessione prevedeva un pagamento in contanti per 360 milioni e 150 milioni in azioni Bridge, pari al 9% del capitale, ancora oggi nel portafoglio di Dow Jones.