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DOW APPESO AI 10.000 PUNTI, TIMORI DALLA CINA

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Partenza negativa per il mercato azionario a stelle strisce con il Dow che si porta sotto i 10000 punti. Tornano a diffondersi tra gli operatori i timori legati alla ripresa globale dopo che la Cina, a sopresa, ha attuato una nuova stretta creditizia. L’Euro riaggiorna i minimi di 9 mesi contro il dollaro. Il cross e’ a quota 1.3556.
Il Dow perde l’1.09%, stesso andamento per il Nasdaq, mentre l’S&P 500 lascia sul campo l’1.34%. La seduta di Wall Street, che potrebbe mettere a repentaglio il bilancio settimanale (al momento positivo per un punto percentuale), potrebbe vedere scambi contenuti in vista del lungo week end festivo. Lunedi’ infatti I mercati saranno chiusi per il Predident’s Day.

Non basta dunque la crescita superiore alle attese delle vendite al dettaglio. Nonostante il calo dei ricavi derivanti dai prodotti legati al mercato immobiliare, come arredamento e materiali per la costruzione, il rialzo e’ stato dello 0.5%. Si tratta del terzo incremento negli ultimi quattro mesi.

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A pesare sugli indici sono le notizie secondo cui la Cina ha alzato per la seconda volta in un mese il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, alimentando così i timori sull’impatto di una stretta monetaria sulla crescita globale.

Ancora ricco il calendario macro Usa: prima la lettura preliminare della fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan, attesa per le 15:55 (il consensus e’ per un rialzo del 75), mentre cinque minuti dopo sara’ la volta delle scorte di magazzino. In questo caso gli economisti prevedono un aumento dello 0.2%. Restando sempre nella sfera manifatturiera, alle 16 italiane verra’ riportato l’indice della Fed di Philadelphia. Alle 17 sara’ invece la volta delle scorte di petrolio.

A livello societario, corre Motorola. INGERSOLL-RAND ha pubblicato risultati inferiori alle attese: la debolezza del settore delle costruzioni non residenziali ha influenzato negativamente la domanda di sistemi di riscaldamento e condizionamento. Credit Suisse ha avviato la copertura su PROCTER & GAMBLE con giudizio “Outperform” e target price a $74.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in ribasso le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $1.96 attestandosi a quota $73.32 al barile. Sul valutario la moneta unica si indebolisce a quota $1.3576. Giu’ anche l’oro a $1079.30 l’oncia (+$15.40). Arretrano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.68%.