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(WSI) – Doveva diventare il salotto più importante d’Italia con fortissimi legami nella politica e nella finanza, passando dall’editoria e dall’industria. Dentro il fondo salva- imprese Management & Capital ( M& C), oltre al padrone di casa Carlo De Benedetti, avevano prenotato un posto Silvio Berlusconi, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, i fratelli Magnoni con Sopaf più Lehman Brothers, il fondo americano Ramius, Banca Intermobiliare, il patron della Tecnogym Nerio Alessandri e Arnaldo Borghesi, entrato nella squadra a titolo personale.
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Ora, uno alla volta, i grandi soci sembrano lasciare solo l’Ingegnere. Il primo a togliere il disturbo è stato il Cavaliere, ostracizzato anche dai mass media vicini all’editore di Repubblica. La settimana scorsa ha salutato Luca di Montezemolo, motivando la sua decisione per i « possibili conflitti di interesse fra le cariche che ricopro ( in Fiat e Charme, ndr) e la mia partecipazione nel fondo » , aveva spiegato il presidente di Confindustria sia a De Benedetti, di persona, che all’Italia tutta, attraverso una lettera pubblicata sul Corriere della Sera. Questa era la giustificazione ufficiale.
In realtà la frattura tra Montezemolo e il patron di Cir era nata sul nome di Arnaldo Borghesi, visto che è l’advisor di Stefano Ricucci nella scalata a Rcs. Ieri il colpo di scena. Anche lo stesso Borghesi, numero uno della divisione italiana della banca d’affari Lazard, sarebbe sul punto di abbandonare il fondo Management & Capitali. A spingere il banchiere verso questa decisione – sostiene il sito finanziario il – nuovomercato. it – sarebbero orientamenti di carattere strategico, dopo che Berlusconi e Montezemolo hanno abbandonato la partita. Tradotto: ormai M& C non conta più come prima.
Chi invece non molla De Benedetti, almeno per ora, è Diego Della Valle, anche se sembra difficile che MrTod’s non segua Montezemolo, con il quale è socio nel fondo Charme. La Borsa comunque premia la possibile uscita di Borghesi. Infatti Cdb Web Tech, braccio finanziario del fond M& C, è salito del 2,77% a quota 3,715.
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