Il prezzo dell’euro apre sopra quota 1,23 dollari sui mercati del Vecchio Continente.
La moneta europea passa di mano a 1,2354 dollari, dopo essere salita quasi a quota 1,24 dollari nella precedente sessione, dopo la smentita di Pechino che ha negato un suo disimpegno dagli investimenti in euro.
In ripresa l’euro/yen a 112,80 e dollaro/yen a 91,30.
Il recupero della valuta Ue, successivo alle rassicurazioni di Pechino, ha avuto un nuovo effetto positivo sui listini azionari.
La Borsa di Tokyo si è mossa infatti ancora in rialzo assieme al resto dell’Asia, beneficiando di un clima più disteso sulle piazze finanziarie mondiali, che hanno ignorato anche il dato sul PIL americano del primo trimestre, pubblicato ieri, che è stato rivisto al ribasso al 3%.
Messi da parte anche i dati in chiaroscuro giapponesi, che vedono un’inflazione in leggera accelerazione ed una disoccupazione in aumento.
L’indice Nikkei ha terminato in rialzo dell’1,32% a 9766,64 punti, mentre il Topix ha guadagnato l’1,04% a 878,95 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul ha archiviato la sessione in progresso dello 0,87% a 1621,48 punti, mentre Taiwan ha segnato un incremento dello 0,72% a 7295,32 punti.
Ora però l’euro versa in una condizione di stand by, dunque di maggiore stabilità dopo i rialzi delle ultime ore.
A incidere sul cambio euro dollaro nella giornata di oggi saranno alcuni spunti sul fronte macroeconomico, che arriveranno soprattutto dagli Stati Uniti, dove verranno diffuse le statistiche sui redditi e consumi familiari, sul PMI di Chicago e sull’indice di Fiducia del Michigan.