Roma – In seguito alla decisione di Standard & Poor’s di ridurre il merito di credito degli Stati Uniti, la più grande economia al mondo, aumentano le voci secondo la quale il prossimo paese a perdere il rating tripla AAA potrebbe essere la Francia, secondo quanto riporta Bloomberg, che cita esperti nel mercato.
Sebbene le principali agenzie di rating abbiano confermato il giudizio per la Francia, una serie di altri valori indica un crescente rischio, visto anche l’intensificarsi della crisi del debito in Europa. Il costo per assicurarsi contro un default francese sarebbe cresciuto oltre quello di paesi come Messico, Repubblica Ceca, Malesia, lo stato del Texas, gli Stati Uniti e addirittura il Giappone, che ha un rapporto debito Pil sul 200%.
La Francia ha un debito pari all’84,7% del Pil (€1,59 trilioni), meno rispetto al 120,3% dell’Italia (€1,8 trilioni), ma dal 2007 le obbligazioni sono cresciute a ritmi ben più elevati e il deficit è molto più grande rispetto al nostro. Eppure il rating di S&P sull’Italia è A+, quattro livelli sotto quello francese.
“Se l’Italia e la Spagna avranno ancora difficoltà, siamo sicuri che la Francia possa essere considerata un paese ‘core’?”, ha detto Marco Valli, economista capo per l’area euro di UniCredit.
“La Francia non è, secondo la mia opinione, un paese da rating AAA”, ha detto a Bloomberg Paul Donovan, vice-capo della sezione economica a Londra per UBS AG. “Non può stampare la propria moneta, una distinzione rilevante rispetto agli Stati Uniti”.
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Intervistato da France Info nella giornata di ieri, Jean-Michel Six, economista capo per l’Europa presso Standard & Poor’s, ha confermato che il merito di credito della Francia è giudicato stabile.