WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva sulla scia dell’andamento negativo dei listini azionari. Il differenziale 2-10 anni ha registrato un lieve rialzo, mentre quello sul decennale Italia-Germania rimane in prossimità dei 110 pb.
Sul mercato monetario il tasso Euribor tre mesi continua a scendere portandosi a 1,24%, mentre il differenziale con l’Eonia swap di pari scadenza rimane pressoché stabile intorno a 0,48. Positiva l’asta sul due anni Schatz tedesco che ha registrato una domanda superiore all’offerta. Oggi in Francia sono attese diverse aste: il 2 anni, il 3 anni ed il nuovo 5 anni per 7-8,5 Mld€, oltre a titoli indicizzati a 6 e 14 anni per 1,2-1,7Mld€. La Spagna invece offre il bond 30 anni per 750-1250 Mln€.
Per l’Italia l’Ocse ha pubblicato un report in cui evidenzia una forte recessione quest’anno ed una ripresa lenta nel 2010. Per quest’anno si stima infatti che il Pil scenderà del 5,3%, mentre il prossimo dovrebbe crescere dello 0,4%. Nel 2010 inoltre si dovrebbe registrare un aumento del debito/Pil a 120% e del tasso di disoccupazione al 10%.
Negli Usa i tassi di mercato governativi sostanzialmente stabili in un contesto di lieve calo dei listini azionari. L’indice S&P500 ha chiuso in lieve ribasso, guidato dal calo dei finanziari in seguito alla decisione dell’agenzia di rating S&P’s che ha rivisto al ribasso il rating sul debito di 18 banche Usa (incluse BB&T e Bancorp) citando condizioni operative meno favorevoli per il settore.
Il presidente Obama ha lanciato la nuova proposta per la regolamentazione del sistema finanziario Usa che, comunque, sarà soggetta all’approvazione del Congresso. Il piano è basato sulle seguenti linee guida: aumento di poteri di supervisione della Fed accanto alla creazione di tre nuove agenzie con lo scopo di supervisionare comparti specifici.
In particolare è previsto l’aumento dei poteri dati alla Fed in ambito di vigilanza sul sistema finanziario nei confronti di tutte le istituzioni finanziarie che creano un rischio sistemico (non solo banche ma anche assicurazioni e grandi gruppi di private equity ed hedge fund). Saranno inoltre richiesti maggiori requisiti patrimoniali. Sarà creata una nuova istituzione indipendente (Consumer Financial Protection Agency) allo scopo di supervisionare le pratiche seguite nell’erogazione di finanziamenti con riferimento sia ai mutui sia alle carte di credito.
Prevista anche la creazione del Financial Services Oversight Council, presieduto dal Tesoro, con lo scopo di individuare i rischi per il sistema finanziario. Infine sarà creata anche la National Bank Supervisor, una nuova agenzia come supervisore federale sulle banche. Sul fronte macro è stata confermata la fase deflattiva, con i prezzi al consumo attestatisi a -1,3% a/a a maggio. Nel frattempo sono arrivate dichiarazioni da esponenti Fed (in condizione di anonimato) secondo cui il prossimo comunicato del Fomc del 24 giugno potrebbe contenere indicazioni volte a fugare aspettative di rialzo entro fine anno.
Valute: Dollaro in deprezzamento vs. Euro, dopo le dichiarazioni arrivate da esponenti russi e cinesi in merito all’intenzione di regolare gli scambi commerciali (in particolare l’acquisto di petrolio russo dalla Cina) direttamente mediante valute nazionali e non più in Dollari. Nel breve resistenza ad 1,40.
Le tensioni sui mercati fanno proseguire la fase di apprezzamento dello Yen giunto verso Dollaro su un livello di supporto dinamico collocato a 95,50. L’apprezzamento è proseguito anche verso Euro con il cross che ha testato il supporto 132,50 per poi rimbalzare. Per oggi restano validi il supporto a 132,50 e la resistenza a 135.
Materie Prime: in rialzo il greggio Wti (+0,8%) dopo il calo delle scorte Usa superiore alle attese e l’aumento della domanda di carburante. Il rialzo è stato favorito anche dalle tensioni in atto in due importanti paesi produttori: Nigeria ed Iran. Prosegue la corsa del gas naturale (+3%). Andamento contrastato per i metalli industriali, lieve rialzo per i preziosi. Contrastati anche gli agricoli con il rialzo dello zucchero (+1,3%) ed il forte calo di cacao (-4,2%) e caffè (-3,2%).
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