Mentre i market analyst delle varie banche d’affari si interrogano sulla sostenibilita’ del rally del mercato azionario a cui stiamo assistendo, gli investitori privati, che non possono cambiare cavallo in continuazione, provano a mettere a punto le strategie per l’anno nuovo.
Una delle tecniche di asset allocation che puntualmente ogni dicembre torna a far parlare di se’ e’ quella dei Dogs of the Dow (letteralmente “i cani del Dow”). In base a questa strategia, si selezionano i dieci titoli con il migliore rendimento in termini di dividendi del Dow Jones, si divide il patrimonio da investire in parti uguali e si comprano dieci quote da tenere in portafoglio per tutto l’anno.
Come dimostra la tabella sottostante, pero’, per quanto famosa, questa tecnica non ha dimostrato di poter battere il mercato sistematicamente.
TABELLA COMPARATIVA DEI RENDIMENTI |
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INVESTIMENTO | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 1 ANNO | 3 ANNI | 5 ANNI | |
Dogs of the Dow | 22,2% | 10,7% | 4,0% | 6,4% | -4,9% | -4,9% | 1,8% | 7,7% | |
S&P500 | 33,3% | 28,6% | 21,1% | -9,2% | -11,9% | -11,9% | 0,0% | 12,4% | |
Dow Jones Industrial Average | 24,8% | 18,1% | 27,2% | -4,7% | -5,4% | -5,4% | 5,7% | 12,0% | |
Fonte dati: Dogs of the Dow |
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