Nella settimana conclusasi il 26 febbraio le nuove richieste per sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 20.000 unita’ a quota 368.000, facendo meglio delle attese del mercato, portandosi vicino ai minimi di tre anni fa.
Anche se la situazione del mercato del lavoro e’ ancora critica, i numeri stanno attraversando una fase di cali da quando in agosto hanno raggiunto la somma di 500.000 unita’, il che suggerisce che c’e’ un miglioramento in atto. Il tasso di disoccupazione nazionale resta molto alto, al 9%. E domani, quando verra’ annunciato il rapporto mensile di occupazione, potrebbe salire al 9,2%, se le stime del mercato si riveleranno corrette.
Anche le richieste continuative – settimana di riferimento quella conclusasi il 19 febbraio – sono scese, mentre le domande di indennita’ di sette giorni prima – per la terza volta nelle ultime sei occasioni – sono state riviste al ribasso, anche se di poco, a 388.000 da 391.000.
Lo ha comunicato il Dipartimento del Lavoro Usa. Gli analisti si aspettavano in media una lettura pari a 400.000 unita’.
Il calo dei sussidi, che sono scesi del 27% da agosto, e’ accompagnato da un ribasso dei licenziamenti e dalla tendenza delle aziende ad assumere con una certa costanza. A livello continuativo i sussidi calano a 3,774 milioni da 3,833 milioni di unita’ (dato lievemente rivisto).