La disoccupazione nell’area euro è rimasta stabile in febbraio, per il terzo mese consecutivo, all’8,4%.
Lo ha comunicato l’Eurostat.
Il dato è leggermente migliore delle previsioni degli analisti che avevano stimato un tasso di disoccupazione dell’8,5%.
Nell’UE 15 (il gruppo dei paesi della zona euro, che, oltre ai 12 dove già circola la nuova moneta, include anche Regno Unito, Svezia e Danimarca) la disoccupazione è stata del 7,7%, anche in questo caso stabile rispetto al mese precedente.
Nel complesso nell’UE 12 i disoccupati ammontano a 11,5 milioni, mentre nell’UE 15 sono 13,4 milioni.
Tra i grandi paesi europei, solo l’Italia ha registrato un miglioramento della situazione, con un calo del tasso di disoccupazione dal 9,2% al 9,1% in gennaio, grazie al balzo dei nuovi occupati. Il dato di febbraio non è ancora disponibile.
Le previsioni per i prossimi mesi, comunque, non sono ottimistiche: secondo Daniela Etschberger, economista dell’area euro per la banca d’affari Dresdner Kleinwort Wasserstein, il graduale recupero dell’economia non aiuterà il mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione è destinato a crescere.
Dello stesso parere è David Milateker, economista presso Deutsche Bank in Francoforte. Milateker stima che la disoccupazione continuerà a salire lentamente, fino all’8,6%, prima di ricominciare a scendere.