Società

Dirigente pubblico si gonfia stipendio di 362 mila euro

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ROMA (WSI) – Si chiama Francesco Montera e si sarebbe reso protagonista di una vicenda che ha già fatto indignare tutta l’Italia.

Il condizionale è d’obbligo, in quanto, attualmente, tutto è in mano ai giudici, che dovranno valutare se quanto lo riguarda sia vero o meno. Qualora dovesse esserlo, allora per Montera, ex direttore di PromuovItalia, si inaugurerebbero brutti mesi.

L’uomo, cinquantaquattrenne di Reggio Calabria, è stato infatti per cinque anni direttore dell’agenzia, controllata interamente dall’Ente Nazionale del Turismo. Successivamente, venne licenziato, ma non per questo potrebbe dirsi “povero”: durante gli anni trascorsi al vertice, infatti, avrebbe avuto modo di gonfiare il proprio stipendio di 362 mila euro, attraverso bonus e premi “auto-autorizzati”. Ovviamente, senza dimenticare i suoi vice: due di loro, infatti, avrebbero ricevuto lo stesso trattamento, Olindo Ceccarelli e Stefano Orsini.

Come se non bastasse, Montera si votava alle assunzioni: in cinque anni ha firmato 480 contratti, tra cui quelli a nome del figlio dell’ex capo dipartimento del Turismo Caterina Cittadino e il nipote di Roberto Rocca.

Il risultato è quasi scontato: ora l’ente è in liquidazione, chiuso, inutile. E per il quale il ministero dei Beni Culturali continua a spendere 11 milioni all’anno.

Ora, la magistratura ha aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. Ma Montera non è rimasto a guardare e ha presentato una segnalazione al Garante della Privacy, assieme ad alti tre dirigenti licenziati. Così che, oltre al danno, rischia di venirsi a creare anche la beffa: qualora, infatti, la causa venga persa, costerebbe 2,5 milioni a PromuovItalia. Ovvero, ai contribuenti.

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