(9Colonne) – Roma, 13 apr – Mentre giunge la notizia che è pronto il dossier dell’ Agcom sulla separazione della rete Telecom, sul Sole 24 Ore spicca un’ intervista al ministro Antonio Di Pietro che conferma “il forcing del governo”: “Ci vogliono 10 miliardi di investimenti per la rete fissa Telecom Italia. E come nel caso di Autostrade-Abertis serve un’ autorizzazione preventiva in caso di cambio di proprietà e fondi vincolati che garantiscano l’ esecuzione effettiva dei lavori”. Di Pietro conferma quanto Bersani aveva già lasciato intendere mercoledì scorso: “Il governo ha intenzione di ricontrattare al rialzo gli impegni di Telecom, oggi fermi a 6,5 miliardi, per garantire il funzionamento del network”. Il ministro delle Infrastrutture ricorda che Telecom, proprio come le autostrade, “è un patrimonio dello Stato”; è necessario quindi un “provvedimento di autorizzazione che definisca i impegni realizzabili effettivamente”, altrimenti “si distribuiranno utili senza fare i lavori”. In caso i lavori non si realizzassero, sottolinea, deve essere possibile “revocare l’ autorizzazione”. E aggiunge: ”Non è necessario che Telecom rimanga nelle mani dello stato, ma è importante stabilire regole chiare per lo sviluppo delle reti”.