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DERIVATI, UNA BOMBA DA 700 TRILIONI DI DOLLARI

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Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, ex Goldman Sachs, ha dato l’allarme, ieri, con un ritardo di ben 5 anni e mezzo rispetto al warning di Warren Buffett: i derivati (sul credito, sulle valute, sui tassi d’interesse e su quant’altro) sono diventati un pericolo troppo serio per i mercati finanziari perche’ non siano d’ora in poi sottoposti a controlli. “Se adoperati senza adeguata considerazione dei rischi consentono una moltiplicazione senza controllo della leva finanziaria” ha detto Draghi. Warren Buffett, l’uomo piu’ ricco del mondo, in tempi non sospetti, il 4 marzo 2003, defini’ i derivati “un’arma di distruzione di massa che pone rischi mega-catastrofici per i mercati finanziari” (leggere l’articolo [Buffett warns on investment ‘time bomb’]). Diamo i dettagli e le cifre ufficiali aggiornate sul mercato dei derivati esclusivamente agli abbonati a Insider, che possono leggerli cliccando su Insider. Non si parla di miliardi, ma di trilioni, per l’esattezza circa $700 trilioni di derivati relativi a strumenti di credito (gli ormai famosi Credit Default Swaps, o CDS), valute, tassi e ad altri strumenti finanziari. Un ammontare difficile da scrivere in cifre perche’ ha troppi zeri. Una montagna di denaro a rischio, che fa paura.