Economia

Derivati: proposta Ue per prenderli più sicuri e trasparenti (2)

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(Teleborsa) – Questi gli elementi chiave della proposta: Maggiore trasparenza: attualmente, la comunicazione dei derivati OTC non è obbligatoria. Di conseguenza, i responsabili politici, le autorità di regolamentazione ma anche i partecipanti al mercato non hanno un quadro chiaro di quanto sta accadendo sul mercato. Secondo la proposta della Commissione, gli scambi di derivati OTC nell’UE dovranno essere comunicati a centrali di dati, i cosiddetti repertori di dati sulle negoziazioni. Le autorità di regolamentazione nell’UE avranno accesso a questi repertori, il che consentirà loro di avere un quadro più chiaro di chi deve cosa a chi e di individuare in anticipo potenziali problemi, ad esempio l’accumulazione dei rischi. Nel frattempo la nuova Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) sarà responsabile della vigilanza sui repertori di dati sulle negoziazioni e autorizzerà/revocherà la loro registrazione. Inoltre, i repertori saranno tenuti a pubblicare le posizioni aggregate per classi di derivati in modo che tutti i partecipanti al mercato abbiano una visione più chiara del mercato dei derivati OTC. Maggiore sicurezza – ridurre il rischio di controparte: nell’attuale situazione, i partecipanti al mercato dei derivati OTC non attenuano sufficientemente il rischio di controparte, ossia il rischio di perdita dovuto al fatto che una parte non effettua i pagamenti richiesti entro i termini dovuti. Secondo la proposta della Commissione, i derivati OTC standardizzati (ossia i derivati che soddisfano criteri di ammissibilità predefiniti, quale un elevato livello di liquidità) dovranno essere compensati tramite controparti centrali. Le controparti centrali sono soggetti che si interpongono tra le parti di un’operazione, diventando l'”acquirente di ogni venditore”, nonché il “venditore di ogni acquirente”. Ciò impedirà il verificarsi di situazioni in cui il crollo di un partecipante al mercato causi il crollo di altri partecipanti al mercato, mettendo a repentaglio l’intero sistema finanziario. Se un contratto non è ammissibile e pertanto non viene compensato da una controparte centrale, dovranno essere applicate tecniche diverse di gestione del rischio (ad esempio l’obbligo di detenere maggiori capitali). Dato che dovranno assumersi rischi aggiuntivi, le controparti centrali saranno soggette a norme più severe sulla conduzione degli affari e a obblighi organizzativi e prudenziali armonizzati che ne assicurino la sicurezza, ad esempio norme di governance interna, controlli di audit, obblighi più stringenti sul capitale, ecc. Maggiore sicurezza – ridurre il rischio operativo: il mercato dei derivati OTC consente un elevato grado di flessibilità nella definizione delle condizioni economiche e giuridiche dei contratti. Di conseguenza, sul mercato vi sono un numero di contratti fatti su misura di estrema complessità che richiedono ancora un consistente intervento manuale in molte fasi del trattamento. Ciò accresce il rischio operativo, ossia il rischio di perdita dovuto, ad esempio, ad un errore umano. La proposta della Commissione impone ai partecipanti al mercato di misurare, monitorare e attenuare questo tipo di rischio, ad esempio mediante strumenti elettronici, per confermare le condizioni dei contratti sui derivati OTC. Ambito di applicazione: la proposta si applica a tutti i derivati OTC. Essa si applica sia alle imprese finanziarie che utilizzano i derivati OTC che alle imprese non finanziarie che detengono ampie posizioni in derivati OTC. Essa si applica anche alle controparti centrali e ai repertori di dati sulle negoziazioni. Tuttavia, quando le imprese non finanziarie (ad esempio le imprese manifatturiere) utilizzano derivati OTC per attenuare i rischi derivanti della loro attività di base (ad esempio la “copertura commerciale” utilizzata per proteggersi dalle variazioni dei tassi di cambio), esse sono esonerate dall’obbligo di compensazione mediante una controparte centrale.