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Default Grecia? Perche’ no, per le banche c’e’ di molto peggio

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Roma – I creditori verso Atene potrebbero ssere tentati dall’appoggiare un default del debito greco gestito e pianificato, come opzione per risolvere la crisi, secondo il numero uno del principale gruppo al mondo che rappresenta le societa’ finanziarie.

“Potrebbe anche essere che le agenzie di rating finiranno per dare giudizi che tengano conto dell’ipotesi di un default selettivo”, spiega a Bloombgerg Charles Dallara, direttore generale dell’Istituto Internazionale della Finanza.

“Non credo che una fase temporanea di default selettivo – come peraltro e’ gia’ accaduto in passato per altre crisi del debito sovrano – sia necessariamente la cosa peggiore che possa succedere in questo caso”.

I suoi commenti sono in netto contrasto con quelli di chi – e sono in tanti – si oppongono all’idea di un default guidato da Bce, Unione Europea e Grecia. Il tutto in un momento critico per la risoluzione della crisi, con la Germania che ha da poco rilanciato la sua proposta per uno swap di bond greci per allungare la scadenza dei titoli del debito (“rollover”, ovvero riscadenziamento del debito).

Una decisione in questo senso dovrebbe arrivare gia’ oggi. I tedeschi avevano gia’ avanzato la proposta due settimane fa, ma la Banca Centrale Europea l’aveva respinta.

Intanto oggi si e’ tenuto un incontro tra il ministro dell’Economia greco, Evangelos Venizelos e il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet a Francoforte.

“Hanno discusso del programma di privatizzazioni e del sistema bancario” spiega un portavoce del ministero delle Finanze greco. Ieri Venizelos aveva visto il ministro delle Finanze tedesco a Berlino e si era incontrato coi responsabile della Confindustria tedesca. Gli industriali tedeschi si sono impegnati ad investire in Grecia.

Ieri con Wolfang Schaeuble, Venizelos non ha parlato solo dei problemi del debito ma anche di come aiutare la crescita economica della Grecia. Schaeuble e Venizolos, secondo la ricostruzione del portavoce greco, hanno concordato sulla necessita’ “di implementare immediatamente il piano di austerita’ per favorire la crescita”.

“Oltre cio’ – aggiunge il portavoce – altre misure per favorire la crescita vanno prese. Solo grazie a un’economia privata piu’ forte e a forti investimenti privati la Grecia potra’ riequilibrare a breve e a lungo termine il bilancio”.

Sabato scorso i ministeri delle Finanze europei hanno dato il via libera alla concessione della quinta tranche di presiti da 12 miliardi di euro e domani anche il Fmi decidera’ in tal senso. Venizelos si e’ anche incontrato con gli industriali tedeschi, che si sono impegnati a incrementare i loro investimenti in Grecia.

Deutsche Telekom gia’ controlla il 40% della societa’ dei telefoni Ote e il gruppo tedesco di costruzioni Hochtief controlla una grossa partecipazione nell’aeroporto internazionale di Atene.